. «Io ho sentito Lorenzo, mi ha detto che è uscito solo per la spesa e che stava cucinando con gli altri ragazzi. Mi è sembrato sereno. Nel tempo libero gioca a calciotennis nel giardino con i compagni, alla play station o guarda la tv. Il telefonino e i video aiutano, ma non sono tutto. Siamo preoccupati. Sappiamo che a Palermo ha tutta l’assistenza possibile ma in certe situazioni nessuno può sostituirsi ai genitori. Non è lo stesso che stare in famiglia. D’altra parte, qui a Torino potrebbero esserci più complicazioni. Anche noi siamo bloccati. Mia moglie ha chiuso il negozio, io non ho alternative: vendo case e richieste ovviamente non ne arrivano». Queste le parole del padre di Lorenzo Lucca, attaccante del Palermo, rilasciate ai microfoni di “Il Corriere dello Sport” in merito all’emergenza Coronavirus e la distanza dal figlio.