“Il mangia allenatori si è fermato. O almeno stavolta Zamparini ha fatto ragionamenti diversi e cercheremo di capire il perché. Roberto De Zerbi resta sulla panchina del Palermo nonostante 6 sconfitte consecutive (record assoluto della storia rosanero, era capitato solo 60 anni fa nel 1956/57) e la considerazione evidente di non avere trasmesso alla squadra le sue idee coraggiose e innovative. A Bologna non è stato solo il risultato a confermare la crisi, ma una spaventosa sensazione di fragilità e modestia tecnica su cui il giovane allenatore bresciano non è fin qui riuscito ad incidere. Zamparini ieri mattina ha riunito tutto lo staff tecnico nella sua casa in Friuli, in un summit per analizzare la situazione. Oltre a De Zerbi era presente il Ds Faggiano e l’ultima sorpresa del presidente: Dario Simic, ex difensore croato di Inter e Milan, che rappresenterà la novità di questi giorni. Simic, amico di Davor Curkovic, il procuratore da tempo vicino al patron, era stato a Coccaglio la settimana scorsa per visionare, su richiesta di Zamparini, la fase difensiva ritenuta uno dei problemi della squadra. Aveva a quanto pare dato anche un giudizio positivo sul tipo di allenamento, peccato che a Bologna siano ricomparsi vecchi errori e leggerezze, e il Palermo abbia preso altri 3 gol che portano a 18 il totale nelle ultime 6 gare. Molto stimato in patria, presidente dell’associazione calciatori croata, vicino a prendere la certificazione Uefa come allenatore, il 41enne Simic non assumerà ruoli ufficiali in società ma fungerà da consulente del presidente. Quasi un tutor per De Zerbi. Bisognerà capire nei fatti in cosa consisterà la collaborazione di Simic, ma vista così appare l’ennesima scelta singolare e poco comprensibile. La fiducia nel tecnico non può essere divisa per settori: o c’è o non c’è”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.