“Esonerato praticamente già alla lettura delle formazioni. E’ finita così, stavolta veramente, l’avventura rosanero di Roberto De Zerbi che apre le porte a Eugenio Corini, indimenticato capitano degli anni d’oro e nuovo allenatore del Palermo. Assunto con una procedura singolare. La sconfitta in Coppa (ai rigori) è stata quasi ininfluente. Appena vista la squadra che avrebbe giocato, Zamparini è andato su tutte le furie ed ha chiamato il successore designato. «Ho telefonato a Corini che è arrivato a partita in corso. Era preparatissimo sul Palermo». I due hanno visto il resto della partita insieme, la decisione ormai era presa. «Alla vigilia ho sottolineato a De Zerbi che il risultato era molto importante per un motivo psicologico – spiega il presidente – gli ho detto, gioca come vuoi e con chi vuoi ma devi vincere. Risparmiarsi per Firenze sarebbe stato un errore». De Zerbi lo ha rassicurato ma il presidente non ha gradito lo schieramento (anche se c’erano 10 assenti per infortunio). «Una mancanza di rispetto nei confronti dell’intera città. L’avevo preso perché me ne avevano parlato bene. Sarebbe stata una novità. De Zerbi non ne esce bene da un punto di vista professionale». Entusiasmo Corini. Il comunicato ufficiale del club è delle 21,00: «Valutata la situazione della prima squadra, la società si sente costretta al cambiamento della guida tecnica che viene affidata ad Eugenio Corini». Zamparini è durissimo con il tecnico esonerato, che pure aveva confermato appena 48 ore prima con tanto di lunga nota esplicativa. «Spettacolo penoso della squadra e dell’allenatore, ha messo in campo quella squadra per farsi cacciare ed ora chiederò la risoluzione del contratto per gravi inadempienze». Corini assicura il gradimento della piazza. «Non è vero che ci siamo lasciati male – afferma Zamparini – era il gioco delle parti, non c’è stato bisogno di chiarirsi. Corini viene a Palermo con grande entusiasmo e amore per la città e i colori. Sicuro di tirare fuori il meglio da questa squadra che anche per lui non sarà da Champions ma neppure da ultimo posto». Del resto, anche ieri il Palermo ha giocato una partita imbarazzante. Affrontata senza lo spirito giusto, arrendendosi ad un’impotenza diventata endemica e su cui De Zerbi non è riuscito ad intervenire. Lo Spezia, nono in serie B e zeppo di rincalzi, si regala così gli ottavi di finale contro il Napoli con due prodezze di Chichizola, che prima para con una magia il rigore decisivo di Balogh che poteva dare la qualificazione ai rosa e subito dopo trasforma di persona senza neppure un brivido quello del pari. Ci pensa poi Goldaniga nei tiri ad oltranza a spedire altissimo consentendo a Migliore di bissare il “miracolo” di un anno fa quando Di Carlo allo stesso modo estromise dalla competizione addirittura la Roma. Nonostante almeno 70′ senza lo straccio di un vero tiro in porta, il Palermo avrebbe potuto comunque qualificarsi nel finale dei tempi regolamentari, quando, con Diamanti in campo ha prodotto 4 palle gol ravvicinate, due delle quali fallite da Sallai a porta vuota e al 90′! Le giravolte tattiche di De Zerbi non sono servite: senza un vero attaccante, ne ha provate mille ma con una qualità di squadra davvero modesta. Un mare di palle perse, giocatori incerti e privi di iniziativa, giovani disorientati. Bene lo Spezia di Di Carlo, ordinato ma pronto a pungere tanto che Fulignati ha evitato un paio di gol fatti su Baez e Migliore. Nei supplementari, squadre affaticate e Palermo in 10 per il doppio giallo a Vitiello. Inevitabili i rigori che sembrano favorire i rosa quando Fulignati (ottimo debutto per lui) ferma Galli. La frittata di Balogh complica tutto, ma De Zerbi sarebbe saltato lo stesso”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.