“Una partita, anzi due. Quella del campo, dove il Palermo non demorde e lancia la sfida al Torino di Belotti, e quella della tribuna, con gli occhi a cercare sugli spalti dell’Olimpico, la figura del neo presidente del Palermo che potrebbe assistere al match secondo l’indiscrezione fatta filtrare dallo stesso Zamparini. Scopriremo se si tratti di un abile colpo di teatro del patron dimissionario o davvero della prima volta della nuova proprietà anglo americana che si disvelerà, presentata dallo stesso Zamparini, soltanto nei primi giorni della prossima settimana, in una conferenza stampa a Palermo con tanto di diretta streaming, chiesta anche dai tifosi in cerca di certezze. La data precisa non è stata ancora fissata, ma la sensazione è che i due rappresentanti del fondo di cui è prevista la presenza, saranno in Italia e poi in Sicilia solo fra domani e martedì e che è semmai più probabile che rimangano qualche giorno dopo l’investitura ufficiale, per esordire sulle tribune del Barbera in occasione del match interno con la Roma, domenica 12 marzo in notturna.
SPERANZE RIACCESE. Il cambio societario è la materia che al momento appassiona più la città, convinta che l’era di Zamparini sia finita ma confusa ancora sul come ciò avverrà. I destini della classifica, con quel distacco tanto pesante, sembrano quasi interessare meno, e sono così affidati alla parte tecnica che invece non ha nessuna intenzione di darsi per vinta. Lopez e Salerno hanno già chiarito che per loro non cambia nulla, ma anzi che la prospettiva di una novità dirigenziale potrà fornire un ulteriore stimolo al gruppo. Comunque finisca questa stagione, il Palermo lavora per un futuro migliore che comincia a intravedersi. Il problema è trasferire in campo lo spirito positivo e correggere gli errori che, partita dopo partita, condannano la squadra a volte anche oltre misura. Il numero che va fermato è 50. Quanti i gol presi da una difesa che in trasferta in una sola occasione è rimasta imbattuta, quasi 6 mesi fa a Bergamo (successo per 1-0). Lopez ha usato in settimana parole chiare, spiegando ai giocatori cosa intende, e organizzando anche questa trasferta con un giorno d’anticipo.
BALLOTTAGGI. Ieri la rifinitura è stata infatti svolta a Torino lontano da occhi indiscreti. Ma non ci sono dubbi che il Palermo confermerà contro i granata il 4-2-3-1 visto con la Samp. Il recupero di Goldaniga e la migliore condizione di Gonzalez, escluso sorprendentemente per scelta tecnica nelle ultime gare, permette a Lopez di valutare più opzioni in difesa, dove per fermare l’ex Belotti, è favorita comunque la coppia Cionek-Andelkovic. In mezzo, un altro ex, Gazzi, si contende il posto con Jajalo. Davanti, due ventenni di belle speranze, Sallai-Balogh, ancora a caccia del loro primo gol in Italia, saranno incaricati di non lasciare troppo solo bomber Nestorovski, appena arrivato in doppia cifra. Ma aldilà di schemi e numerini, il tecnico di Montevideo chiede maggiore cattiveria sotto porta: fra i tabù da abbattere, quello relativo alle reti segnate sempre col contagocce. A parte i 4 di Marassi col Genoa, il Palermo non ha mai fatto più di un gol a giornata, che spesso non basta, soprattutto se sei fragile dietro. Lopez e la classifica non accettano vie di mezzo: per mettere paura all’Empoli, devi provare a vincere. Magari, chissà, sotto gli occhi di un nuovo presidente”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.