Corriere dello Sport: “Palermo, tre partite da paura. Stagione già al bivio e tutti in ritiro”

Inizia il tour de force: tre partite in 6 giorni, e tutte a suo modo terribili. Le prime due sono confronti diretti esterni, con Crotone (sul neutro di Pescara) e Atalanta, la terza si presenta da sola perché sabato al Barbera (ore 18) arriva la Juventus. Ritiro da domani. Un trittico di fuoco che arriva quando già i punti cominciano a scottare. E siamo appena partiti! Domani (ore 15) c’è il Crotone neo promosso, mercoledì alle 20,45 il turno infrasettimanale vedrà i rosa a Bergamo con l’Atalanta, appena 70 ore dopo nuovamente in campo contro la squadra più forte del nostro calcio. In mezzo, un mini ritiro di tre giorni che era già previsto, ma che servirà a De Zerbi per lavorare ancora più intensamente cui concetti da inculcare al gruppo. Dopo la gara di Pescara infatti il Palermo si trasferirà a Coccaglio, in provincia di Brescia, dove giungerà già domenica sera. Là preparerà la successiva trasferta di Bergamo ricevendo anche la visita del presidente Zamparini che potrà così osservare coi propri occhi i metodi di lavoro del nuovo allenatore. La squadra rientrerà in sede solo giovedì mattina e avrà appena 2 giorni per concentrarsi su come (già, come?) fermare la Juventus sabato al Barbera. Subito spareggi! La situazione del Palermo è tale che si può tranquillamente già parlare di sfide estremamente delicate. Non per la posizione di De Zerbi appena arrivato (ci mancherebbe, anche se con Zamparini è impossibile fare previsioni), ma per la stabilità generale dell’ambiente e per il morale della squadra. Restare ancorati al palo vorrebbe dire scavare subito un solco con le altre concorrenti alla salvezza ma soprattutto renderebbe ancora più complicato il cammino di formazione di un gruppo che in pratica sta nascendo ora. L’autostima nel calcio passa inevitabilmente dalla conquista dei risultati, che inducono a credere ancora di più in ciò che fai. Soprattutto per un tecnico esordiente che vuole trasmettere concetti nuovi e coraggiosi. Tre partite così ravvicinate, con probabile rotazione di uomini come avviene spesso in questi casi, possono però aiutare a trarre delle conclusioni in un primo mini-ciclo. Al termine del quale probabilmente, l’ex guida del Foggia potrà stilare delle priorità anche in relazione al mercato. Per esempio, suggerire se l’acquisto di un attaccante svincolato sia indispensabile o si possa proseguire così fino a gennaio. Le mosse possibili. Considerando che in questo ciclo non c’è molto da contare sulla partita in casa, con Crotone e Atalanta diventa essenziale fare risultato. Dare un segnale al campionato, dimostrare che ci sono avversarie contro cui il Palermo può tranquillamente giocarsela. In questo senso, il pareggio di San Siro con l’Inter è bene augurante. Ma non è difficile interpretare la filosofia di De Zerbi e pensare che lui chiederà ai rosanero di giocare per vincere. E non solo a parole, ma negli atteggiamenti. Il lavoro più approfondito in settimana è stato svolto sulla mentalità, sul consiglio a spingere senza paura, a provarci. In particolare a Pescara, dove il Palermo affronterà un Crotone a sua volta alle prese con dei problemi e privo della spinta del suo pubblico. Le mosse che si captano dagli allenamenti indicano questo: nessuna scelta che odori di rinuncia, sempre due fantasisti ed una punta, esterni che devono saper appoggiare l’azione offensiva. Finora si è visto sul campo un Palermo “conservativo”, più attento a non smarrire equilibri che a sbilanciarsi in cerca di un gol. La vera rivoluzione di De Zerbi dovrà andare oltre i numerini che etichettano un modulo e riguardare la voglia di vincere anche in situazioni estreme. Come queste tre partite in 6 giorni che daranno già un indirizzo alla stagione“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna del “Corriere dello Sport”.