“Finalmente Trajkovski. Finalmente determinante, finalmente continuo, finalmente responsabilizzato e di mettere al servizio della squadra la sua valenza tecnica. Ci sono i numeri ad indicare il cambio di atteggiamento e la concretezza del talento macedone: è la prima volta, dopo 4 anni in rosanero, che Alec segna per due giornate consecutive. Ed è, soprattutto, la prima volta che è stato decisivo ai fini del risultato con un assist ed un gol. In passato, anche quando aveva fatto gol, non aveva mai fatto la differenza e portato punti “pesanti”. Anzi, gli era riuscito paradossalmente una volta sola e in una situazione particolarissima: a Marassi nel 2016, quando realizzò la rete del 4-3 sul Genoa dopo essere entrato 10′ prima per giunta al debutto di una stagione per lui travagliata a causa degli infortuni. La corsa ad abbracciare Tedino è ampiamente giustificata. Perché l’insistenza su Trajkovski, l’elezione a numero 10, l’affidamento di un ruolo da leader, soprattutto dopo il mancato arrivo di Clemenza è in gran parte merito del tecnico che ha puntato su di lui. Finora c’è lo zampino di Trajkovski in quasi tutti i gol e nelle azioni percioloso del Palermo. La speranza dei tifosi è che questa partenza spezzi l’alone di apatia che ogni tanto torna ad avvolgerlo”.
Questo un estratto di quanto scrive l’edizione odierna de il “Corriere dello Sport” sul macedone Aleksander Trajkovski che fin qui è stato il calciatore determinante del Palermo.