L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle tante soluzioni a disposizione di Corini.
È il collettivo il segreto del Palermo reduce da un ottimo avvio di stagione. Doverosi i riflettori puntati sui giocatori che stanno recitando in campo un ruolo da protagonisti ma dietro le quinte c’è anche un altro Palermo. Un nucleo composto da elementi che, pur avendo finora trovato poco spazio, stanno contribuendo ugualmente alla conquista degli attuali risultati. Una delle chiavi vincenti di questo Palermo costruito per ambire alla serie A è l’intercambiabilità degli ingranaggi. Manca un pezzo? Corini ne ha un altro. Che funziona e altrettanto valido. E’ il motivo per cui lo stop forzato di Coulibaly non dovrebbe avere gravi ripercussioni sugli equilibri del centrocampo. Lesione di primo grado del muscolo soleo della gamba destra è l’esito delle indagini strumentali a cui si è sottoposto il senegalese, che starà ai box per 3-4 settimane ma l’organico ha i mezzi per “ammortizzare” la sua assenza. Pesante, dato che il numero 80 dà un quid in più rispetto agli altri in termini soprattutto di fisicità, ma comunque gestibile in un reparto privo, di fatto, di titolari fissi.
CONCORRENZA SANA. Tutti utili, nessuno indispensabile. Il concetto, anche se in realtà alcuni sono più “titolari” di altri, vale anche per Brunori. Che pur avendo sempre un posto in prima fila in qualità di capitano non può permettersi di cullarsi sugli allori sapendo, nel 4-3-3, che nelle retrovie c’è un concorrente come Soleri che scalpita e che ogni giorno dà il massimo. Edoardo, travolto ieri da una valanga di affetto in occasione del suo 26esimo compleanno, con il suo attaccamento alla maglia è l’emblema di quello che, numeri alla mano, può essere chiamato Palermo B. Ma solo nella forma. Nella sostanza, la squadra è un gruppo di 22 titolari in cui sono proprio gli atteggiamenti corretti di chi gioca meno a mettere coloro che al momento sono più utilizzati nelle condizioni di rendere in un certo modo.
Brunori è stimolato dalla presenza di compagni come Soleri (appena 15 minuti in campo nelle ultime 4 gare) o Mancuso e la stessa dinamica è visibile in porta con Pigliacelli che, anche se finora ha giocato senza soluzione di continuità, è “costretto” a non mollare di un centimetro avendo alle spalle uno come Desplanches, titolare dell’Under 21. Il valore aggiunto del Palermo è l’esempio fornito da chi, in difesa, è attualmente alla ricerca di maggiore visibilità. Oltre a Graves, sempre in panchina in questo primo segmento del campionato, c’è la coppia Nedelcearu-Marconi. Centrali difensivi chiusi in questa stagione da Lucioni e Ceccaroni, ma sempre sul pezzo e perfettamente funzionali alle esigenze del gruppo.