Corriere dello Sport: “Palermo, tante responsabilità. Tocca ai leader”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e le responsabilità addosso ai leader della squadra.
Viaggio nelle fragilità del Palermo, entrato in quel tipo di tunnel che normalmente richiede una “scossa” che alle nostre latitudini quasi sempre vuol dire cambio di allenatore e che invece in questo caso viene affrontato con metodiche diverse. Il City è ovviamente deluso degli ultimi risultati ma la sua analisi sarà fatta solo a giochi chiusi. L’ipotesi esonero a così poco dalla fine non può dare certezze di risoluzione dei problemi, dunque si va avanti così.
Correttivi obbligatori. Se questa è la premessa, la conseguenza è però che Corini rimasto in sella in mezzo alla bufera è obbligato a trovare soluzioni efficaci e deve prendere atto che necessitano correttivi immediati. Nessun allenatore può restare inerte di fronte a numeri e atteggiamenti che si sono ripetuti talmente tante volte da richiedere interventi decisi: nel girone di ritorno, il Palermo ha subito 30 gol in 16 partite, quasi 2 di media a gara, dimostrando di avere smarrito equilibrio.
Nonostante il clean sheet di Lecco, le ultime 5 gare hanno riaperto una ferita: 12 gol al passivo, momenti di black out anche dei giocatori più esperti. Corini non ha mai modificato la difesa a 4 (tranne che col Catanzaro ma andò male) e per un po’ ha sopperito al problema segnando tanti gol. Ma ora, senza Ranocchia, il 4-2-3-1 scopre il centrocampo senza fornire vantaggi; i laterali di difesa spesso sono coinvolti nell’azione offensiva e basta una palla persa per scatenare contropiedi. Le difficoltà dei terzini, poco aiutati, a tenere gli avversari (Lund nelle ultime due gare contro Parigini e Candela), altri pessimi segnali di meccanismi guastatisi. Corini ha precisato che il cambio di modulo è una delle valutazioni che farà per rimediare al disastro difensivo. Che va oltre l’assenza di Lucioni.