L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul pareggio del Palermo contro il Cesena.
In un pomeriggio emozionalmente segnato dal ricordo di Totò Schillaci, con cori e striscioni per lui dall’intero stadio nel pre-partita e al 19′ del primo tempo, accompagnati dalle note di Notti Magiche, è il Var a determinare un pareggio a reti inviolate. Questo risultato regala al Cesena il suo primo punto esterno e lascia il Palermo in una situazione di incertezza. Entrambe le squadre hanno visto annullare un gol per fuorigioco millimetrico (Henry nel primo tempo e Kargbo nella ripresa), con una lunga attesa e le squadre già pronte a riprendere dal centrocampo. Il match è stato caratterizzato da gioco spezzettato e una direzione di gara discutibile, con l’arbitro che ha lasciato correre troppo senza tenere il controllo della partita (ben 9 ammoniti e due rigori non concessi al Palermo, su Pierozzi e Di Mariano, oltre a due altre reti annullate al Cesena per fuorigioco).
L’ex speciale. Mignani, tornato al Barbera pochi mesi dopo il suo breve interregno alla guida del Palermo, ha messo in campo un Cesena ben organizzato in entrambe le fasi. Nonostante un primo tempo dominato dai rosanero, i bianconeri non hanno rinunciato a creare pericoli, con Desplanches protagonista di almeno tre parate decisive. Il Cesena si è schierato con un centrocampo a cinque, con un eccellente Ceesay che, sulla destra, ha neutralizzato ogni tentativo del Palermo e si è reso pericoloso in contropiede. La difesa, guidata da un ottimo Prestia, ha retto bene contro la fisicità di Henry. Dionisi, in difficoltà per numerose assenze, ha confermato il francese in attacco, con Brunori entrato nel finale e subito incisivo. Il Palermo era riuscito a segnare al 7′ con uno splendido gol di Henry su assist di Ranocchia, ma la rete è stata annullata per un fuorigioco millimetrico del nipote di Schillaci, che avrebbe voluto dedicare il gol allo zio.
Senza vittorie. Al Palermo è mancata la concretezza e la continuità. Nella ripresa, il Cesena ha comandato per 15 minuti, trovando anche il gol con Kargbo, annullato però dal Var per fuorigioco. I nuovi entrati del Palermo hanno poi riportato la pressione dalla parte dei padroni di casa, con Le Douaron e Vasic vicini al gol, ma lo 0-0 è rimasto invariato. Il Palermo deve fare i conti con un tabù casalingo: non vince al Barbera in stagione regolare dal febbraio scorso, quando sconfisse il Como 3-0.