L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara del Palermo in programma sabato contro la Virtus Entella.
Il monito di Baldini non si è fatto attendere. «Se pensiamo che sia fatta perché abbiamo vinto in trasferta e ci attendiamo sabato una partita facile, allora pagheremo dazio. Abbiamo visto con la Triestina quanto abbiamo dovuto penare». Non a caso il tecnico toscano ha frequentato spesso i play off in passato e capisce come siamo solo a metà percorso del quarto di finale. La situazione in effetti è identica a quella verificatasi con i giuliani, ovvero il Palermo passerebbe il turno persino perdendo con un solo gol di scarto, ma proprio le sofferenze vissute nel turno precedente dovrebbero mettere in allarme squadra ed ambiente. Il Barbera però è già pronto a porsi al fianco della squadra, riempiendo gli spalti in maniera clamorosa. Ieri sera risultavano venduti 26.000 biglietti, cifra che dice tutto dell’attesa della città: molto probabile che venga superata la quota di 32.000 presenze registratasi giovedì scorso.
Il Palermo degli ultimi mesi viaggia sulle ali di una sicurezza maturata una volta assimilati metodi e consigli, non solo tecnico-tattici, di Baldini. La regolarità nel far gol (19 gare consecutive sempre a segno, 7 trasferte di fila con almeno 2 gol all’attivo), la capacità, dopo mesi di stenti fuori casa, di vincere su campi difficili come Avellino, Monopoli, Bari, Trieste e ora Chiavari, indicano una crescita insieme di personalità e modo di stare in campo. L’allenatore è abilissimo nel mixare i due elementi: “Devo dir bravi ai ragazzi che stanno facendo qualcosa di straordinario, quando tu fai le cose con passione e non solo perché sei professionista, alla fine il risultato ti premia. E poi abbiamo lavorato tanto sulle situazioni che ci facevano male (in particolare i movimenti collettivi sul lancio lungo a scavalcare la difesa, ndc.) così che quando ora si ripropongono, sappiamo cosa fare e siamo bravi a tamponare. Certo, il Palermo gioca con una diversa autostima ma è un percorso cui siamo arrivati dopo aver avuto i nostri problemi”.
Baldini ha citato un esempio concreto di questo diverso atteggiamento: «Martedì l’Entella ha battuto una punizione al 96′, era una situazione di pericolo. Bene, nonostante il momento, la squadra, senza neppure che gliel’avessi detto io, si è piazzata bassa per poi scattare tutta assieme e fare il fuorigioco. E’ un segnale di fiducia in se stessi». Silvio ora chiede però che la prestazione sia ripetuta: «Non bisogna accontentarsi ma restare sul pezzo e giocare al Barbera come se avessimo perso all’andata. Lavoriamo su quanto ci ha detto questa partita, anche del valore dell’Entella; non dovremo gestire il risultato ma pensare a regalare emozioni alla gente che verrà a vederci».