“Il volto del nuovo Palermo si vedrà con chiarezza durante o forse dopo il ritiro, ma alcuni tratti della creatura che sta per nascere sono già visibili. Chi parte e chi resta: la squadra affidata nuovamente a Tedino sarà diversa da quella della stagione da poco conclusa e l’asse sbilanciato numericamente dalla parte dei “partenti” è un ulteriore indizio. Andranno via potenziali punti fermi come La Gumina, per il quale c’è in pole-position la Sampdoria nonostante la presenza di alcuni dettagli ancora da limare e la concorrenza di altre società di serie A come Torino, Empoli e Atalanta, e Nestorovski e, in linea generale, saranno venduti quei giocatori con ingaggi incompatibili con i parametri del club di viale del Fante. E dalla cui cessione sarà possibile ricavare un tesoretto funzionale alle esigenze della società.
LINEE GUIDA. Al netto delle operazioni in entrata che Foschi riuscirà a portare a termine – e a questo proposito va segnalato l’ingresso nei radar dei rosa di due giocatori di proprietà del Genoa, il trentenne esterno sinistro Migliore e l’attaccante spagnolo classe ’98 Asencio – uno dei principi che caratterizzerà la costruzione del Palermo 2018/19 sarà lo sfruttamento delle risorse interne. I palermitani Accardi e Fiordilino godranno di una maggiore visibilità e altri ragazzi saranno messi nelle condizioni di ritagliarsi il proprio spazio. Sia i rientranti dai prestiti (in prima fila Lo Faso, Bentivegna ed Embalo per quanto riguarda il reparto offensivo, i centrocampisti Toscano e Petermann e il difensore Pirrello reduce dalla promozione in B con il Livorno) sia qualche elemento della Primavera già abituato al contatto con la prima squadra. Che, al di là della linea verde, avrà comunque bisogno di punti di riferimento in grado di dare un quid in più in termini soprattutto di esperienza. Pomini e Bellusci, ad esempio, hanno i requisiti necessari per trascinare il gruppo. E anche altri elementi dell’organico destinati a rimanere come Szyminski, Ingegneri e Fiore in difesa, Murawski e Gnahoré a centrocampo o Moreo in attacco potranno dare ai nuovi le giuste coordinate. Nonostante la partenza di alcuni big (molto probabilmente verrà monetizzata la cessione di gente con il contratto in scadenza nel 2019 come Rispoli, Aleesami, Struna e Jajalo), Foschi è già al lavoro per allestire una compagine competitiva mantenendo un mix equilibrato tra giocatori navigati e giovani in rampa di lancio”. Questo quanto analizzato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.