Corriere dello Sport: “Palermo, solo Tedino. Saltano altre teste: liquidati il preparatore atletico e il “tattico”, due collaboratori fidati del tecnico rosa”
L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” analizza le scelte societarie del patron Zamparini arrivate ieri, con gli esoneri del match analyst e il preparatore atletico: “Saltano altre teste, stavolta preparatore atletico e “tattico”, uomini fidati di Tedino che però, a detta di Zamparini, non è assolutamente in discussione. Ma di fatto l’allenatore, che aveva formato il suo staff assieme al ds Lupo (già allontanato due mesi fa), è un po’ più solo e a questo punto, non può che dare un tipo di risposta: ottenere la promozione nelle 8 giornate che restano e far tacere ogni critica o illazione. E’ augurabile semmai che, regolati anche questi conti con l’allontanamento di Peressutti e Varrica, il Palermo cerchi al suo interno un’unità di intenti invece che capri espiatori: la squadra si ritrova 2ª a 40 giorni dalla chiusura del torneo e dovrebbe fare quadrato. E’ il messaggio che forse oggi arriverà dal ds Aladino Valoti in conferenza stampa.
LITI SULL’EFFICIENZA. Zamparini, deluso dalla prestazione col Pescara, ha operato ieri una mini rivoluzione interna, dopo quella che ha riguardato Lupo e l’inserimento del mental coach Cannavacciuolo. Sollevati dall’incarico il preparatore atletico Roberto Peressutti, e il collaboratore tecnico Vincenzo Varrica. Il primo un amico di Tedino, che aveva lavorato con lui a Pordenone, e l’aveva rivoluto con sé in Sicilia. La società ha tentato di minimizzare, spiegando che già da qualche settimana quei ruoli erano comunque stati coperti da Claudio Bordon (da ieri unico responsabile della preparazione atletica) e da Alcide Di Salvatore, match analyst portato da Valoti. Ma in realtà i due professionisti (Varrica era cresciuto nel club, non l’aveva portato Tedino) hanno svolto le loro mansioni fino a sabato. A Peressutti sarebbe stato imputata una seduta di allenamento in palestra che i giocatori non avrebbero smaltito. Da qui la fatica vista sabato sul campo. La squadra però aveva giocato anche lunedì a Parma dove ad esempio aveva chiuso in crescendo schiacciando l’avversario. Ma più in generale da tempo nel Palermo si trascinano le discussioni sull’efficienza della squadra e sui troppi infortuni (ora comunque diminuiti). Tedino non ha potuto che prendere atto e concentrarsi sulla volata finale. Dello staff consigliato da lui gli rimangono il vice Marchetto e il preparatore dei portieri Lenisa (che collabora con Sicignano).
CONQUISTA COMUNE. Nel mezzo di una stagione tribolata fra perdita di fiducia del proprio pubblico e guai giudiziari (fortunatamente scampati), con una squadra su cui l’intera città ad inizio d’anno esprimeva forti perplessità, non sembra davvero il caso di fare processi anticipati. Il Palermo coi suoi difetti e alcuni pregi scoperti cammin facendo (miglior difesa del campionato, scoperta dei polacchi e di La Gumina, rilancio di Jajalo) ha tutte le carte in regola per giocarsi la promozione diretta. Una fetta di quella stessa tifoseria che non vuole più Zamparini ha inviato un appello a crederci, a lasciare da parte critiche e polemiche, a cominciare dai fischi a Nestorovski, e a riempire sabato con la Cremonese il Barbera di almeno 20.000 persone. Insomma, tutti insieme per la A“.