Il Palermo è indietro in tutti i sensi e si vede, ma passa il turno contro il Vicenza rimontando due volte un bel Vicenza. Una qualificazione riacciuffata all’ultimo secondo dei tempi regolamentari dopo il rigore per il Vicenza realizzato da Giacomelli. Ma nei supplementari i rosanero vanno di nuovo sotto per la prodezza del limite di Tronco. Poi è Rajkovic, autore di una doppietta, a trovare di nuovo il gol del pari. Il Palermo trova in Jajalo il metronomo ideale per gestire la manovra e apprezza la crescita di Fiordilino, mentre Trajkovski propone il repertorio di pause enormi e giocate prevedibili. Nestorovski arretra troppo e Moreno non vede mai la porta. Da apprezzare, invece, la corsa e la copertura sulla fascia di Salvi e di Mazzotta. Il Palermo cala anche sul piano fisico nella ripresa. D’altronde si giocano 120′ . Colella, tecnico del Vicenza, ci crede e cambia anche modulo (4-3-3), ma la gara diventa sempre più caotica. Tedino rispolvera Balogh, perde Jajalo per crampi e nell’assedio finale Grandi salva la sua squadra con due parate pazzesche su Haas e Nestorovski. Poi la folle altalena dei supplementari mette un po’ di pepe alla gara. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.