Corriere dello Sport: “Palermo, si aspetta soltanto il closing. Oggi può arrivare la retrocessione in uno stadio deserto”

“Il giorno della probabile retrocessione e contemporaneamente l’alba di una nuova era. Che strana domenica attende il Palermo ed i suoi tifosi. Una sconfitta con la Fiorentina o comunque il mantenimento del distacco di 13 punti dal quart’ultimo posto, renderebbe matematica la discesa in B, evento dato per scontato e di cui ormai non si discute neanche più. Ma la stessa data è quella originariamente stabilita per il closing, diventato ormai l’argomento più sentito dalla gente. Il passaggio di proprietà però non si potrà tecnicamente realizzare oggi, dato che occorrono operazioni finanziarie da effettuare nei giorni di apertura di banche ed uffici, e neppure domani a causa della festività del 1° maggio. Ma del fatto che avverrà in tempi davvero brevi ormai sono convinti quasi tutti. Desolazione. Questa convinzione stempera in qualche modo lo smarrimento e la rabbia che pervade la città per il campionato disputato. Una sensazione di impotenza per quanto accadeva in campo ha attraversato non solo la squadra, mai all’altezza della categoria, ma anche i tifosi che dalle prime giornate si sono resi conto dei limiti cui non si è posto rimedio. Non sono previste contestazioni particolari oggi al Barbera, nello stadio praticamente vuoto aleggeranno desolazione e indifferenza. Palermo accetterà questa debacle senza reazioni non solo perché fa parte della sua storia recente di civiltà sportiva ma perché c’è stavolta la reale sensazione di un cambiamento. In nessun caso Zamparini avrebbe potuto continuare la sua presidenza, ogni equilibrio con la città e la tifoseria si era spezzato. L’avventura di Baccaglini, sia pure con contorni ancora tutti da decifrare, è letta con curiosità e speranza. A patto che le differenze rispetto al passato siano nette e che le linee guida enunciate in questi giorni dal giovane Paul trovino riscontro nei fatti.
Perdere a testa alta è il messaggio che lo stesso neo presidente ha veicolato nei giorni scorsi ed è uno slogan da utilizzare per queste 5 giornate finali. La serie di brutte figure messe insieme dal Palermo negli ultimi mesi è impressionante, gli appassionati chiedono che ci sia una reazione almeno d’orgoglio. Diego Bortoluzzi è chiamato a far scattare delle risposte a giocatori privi ormai di fiducia: «Credo nella professionalità dei miei calciatori, il che significa che alle sconfitte si deve reagire in maniera positiva. Una partita come quella con la Lazio lascia dei segni, i giocatori si scrollino di dosso ogni scoria per far sì che una prova del genere non si ripeta mai più. Tutti dobbiamo fare qualcosa di meglio, queste ultime partite sono un’occasione per dimostrare qualità che anche nelle situazioni peggiori si devono saper esprimere. Baccaglini parla di rivoluzione? Non entro in certi argomenti, io punto a chiudere la stagione al meglio. A chi affidarsi per una rifondazione? Da qualcuno bisognerà ripartire e chi rimarrà dovrà dare risposte sul campo». Le sue scelte restano misteriose anche per oggi. Lo Faso ad esempio sembra destinato a tornare in panchina, probabile nuovo turn over fra i pali fra Fulignati e Posavec, forse a sinistra si rivedrà Pezzella. «Guardo i giovani con un occhio diverso ma da tutti, anche da loro, mi aspetto risposte durante la settimana e faccio le scelte in base a quelle. La concorrenza nel ruolo non si vince solo per l’età ma per come ci si allena e per le necessità richieste da quella singola partita. Se questo gruppo avrebbe avuto bisogno di più rimproveri? Dipende dal carattere di ciascun allenatore. Sono cose che vanno fatte in fase di costruzione della squadra. Certo, forse in qualche caso una bella strigliata avrebbe fatto bene».”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.