L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo che domenica sfiderà il Venezia.
C’è solo l’imbarazzo della scelta sul dove cominciare. Gli intrecci fra Palermo e Venezia sono numerosissimi, naturalmente moltiplicati dall’operazione di Zamparini, che nel 2002 lasciò durante l’estate il Venezia e portò con sé al Palermo quasi una intera rosa, ma presenti in maniera importante anche in tempi recenti. Basti pensare a Luca Fiordilino, un’intera vita in rosanero partendo dal vivaio prima di trasferirsi in Laguna dopo la scomparsa della vecchia società e che domenica giocherà per la prima volta da avversario nello stadio Barbera, sulla cui costruzione addirittura scrisse la tesi che gli valse il diploma di geometra.
Sarà struggente l’abbraccio prima della gara con l’amico di sempre Andrea Accardi, tuttora rosanero. Per proseguire dall’altra parte con tre acquisti importanti operati in estate dal Palermo: Francesco Di Mariano che in neroverde conquistò la promozione e fece il debutto in serie A, Segre e Stulac, che vantano la particolarità di avere segnato, quand’erano al Venezia, proprio al Palermo.
Rinaudo e il team manager. Ci sono ex anche nella parte dirigenziale. Leandro Rinaudo, promosso ds del Palermo dopo l’addio di Castagnini, ha mosso i primi passi della professione proprio a Venezia, prima da assistente di Perinetti poi per conto proprio. E l’attuale team manager dei veneti, Vincenzo Todaro, è palermitano ed ha ricoperto identico ruolo prima a Trapani poi a Palermo fino al 2019. Ulteriore curiosità, il padre Vito è attualmente dirigente accompagnatore dei rosanero. Insomma sarà anche un derby in famiglia.