Corriere dello Sport: “Palermo, serve la vera difesa. Ad Avellino contro Novellino rientra Cionek nel 3-5-2. Ma Tedino cerca lo spirito giusto”

Oggi il “Corriere dello Sport” scrive di alcune possibili scelte che Tedino potrebbe adottare sabato durante il match in trasferta contro l’Avellino. Nello specifico analizza la difesa dei rosanero ma non solo: “Appena 9 gol al passivo nelle prime 12 giornate, adesso la tendenza si è rovesciata: ben 6 reti incassate nelle ultime tre gare, una media insostenibile per chi vuole stare in alto. Il Palermo ha smarrito la sua difesa e, almeno col Cittadella, ha perso di colpo gli equilibri che ne avevano contraddistinto l’andamento nel primo terzo di torneo. Troppe conclusioni lasciate all’avversario, non solo nel posticipo di lunedì ma anche a Cremona e Pescara dove pure il risultato aveva alla fine premiato i rosa. C’è qualcosa che si è inceppato e Tedino studierà come intervenire per ritrovare sin da Avellino la solidità di una grande.

TORNA CIONEK. Il modulo non c’entra, anzi la definizione del 3-5-2 sembrava offrire alla squadra precisi punti di riferimento. Con il Cittadella è mancata la corsa, ma anche la capacità di aiuto reciproco che tanto era piaciuta nelle giornate migliori, in particolare a Cremona. Rispetto al solito, ci sono due giorni in meno per preparare la prossima partita e Tedino sta pensando a possibili correzioni. La prima riguarda il trio di centrali difensivi, che dovrebbe tornare quello delle prime giornate: rientrerà Cionek, che aveva perso il posto per l’impegno con la sua nazionale e per le buone prove di Szyminski. Ora il giovane polacco avverte un po’ la fatica e lascerà il posto al suo connazionale Thiago, con spostamento di Bellusci a sinistra.

DILEMMA PORTIERE. La decisione più delicata è ancora una volta quella relativa al portiere. Il caso Posavec fa dibattere l’ambiente rosanero da mesi. Se è ingeneroso addossare troppe responsabilità al giovane croato (fino a lunedì con lui in porta il Palermo non aveva mai perso), non c’è dubbio che qualche interrogativo lo staff tecnico debba porselo. Soprattutto perché l’alternativa (Pomini) è pienamente rodata ed ha dimostrato di meritare la fiducia, come nel caso di Cremona. Tedino ha sempre seguito la meritocrazia negli altri ruoli, confermando giustamente chi aveva fatto bene nelle settimane precedenti: i polacchi o Embalo ne sono degli esempi. Difficile capire perché il concetto non valga anche fra i pali. Si conosce bene dall’estate quale sia il peso del pronostico per il Palermo, dunque la scelta del portiere non può soffrire di incertezze. Posavec non fa disastri clamorosi, ma raramente salva una partita e sembra poco in sintonia con i compagni di reparto. Tedino sta valutando cosa fare ma ad Avellino si ripropone forte la candidatura di Pomini.

FATICA CORONADO. Poi c’è il tema della fantasia in attacco, che era affidata a Igor Coronado fin qui però attardato da problemi fisici poi pagati con una condizione imperfetta. Il brasiliano era partito benissimo ma nelle ultime settimane non sta fornendo il salto di qualità atteso. Il Palermo lo aspetta e continuerà a puntare su di lui, riproponendolo dall’inizio sin da Avellino. Ma dopo il ko contro il Cittadella non c’è dubbio che sono tutti sotto esame. Zamparini ha fatto capire che, se i risultati non decolleranno, a gennaio (problemi societari permettendo) potrebbe esserci uno stravolgimento tecnico. A cominciare proprio dal settore offensivo”.

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Redazione Ilovepalermocalcio