L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara che il Palermo giocherà a Brescia lunedì 26 dicembre
Chiudere l’andata nel segno di una continuità trovata ormai da tre mesi ma che Corini sa benissimo ancora non sufficiente a dormire sonni tranquilli. Il lunchmatch (ore 12,30) del Rigamonti poi non può essere una partita normale per l’allenatore che è un ex con qualche sassolino da togliersi: «Tornare a Brescia è qualcosa di speciale perché fa parte della mia vita – spiegaCorini – là ho vissuto emozioni forti». Eugenio stemperare le ruggini con Cellino: «Fra noi c’è stato un rapporto forte, di grandi confronti e di scontri ma un allenatore deve avere la forza interiore di portare avanti ciò in cui crede. Il percorso a Brescia è stato bello, entusiasmante e difficile. Abbiamo vinto un campionato, il grande rammarico è non avere giocato la A interamente (Corini fu esonerato, richiamato e poi risollevato dall’incarico, ndc). Quella squadra poteva ambire a salvarsi e non mi è stato permesso di provarci fino in fondo. Con Cellino ho chiuso bene; l’anno scorso dopo aver sfiorato una nuova A, decidemmo assieme di chiudere».
Senza riferimenti. La curiosità è affrontare un avversario che ha appena cambiato allenatore e offre pochi punti di riferimento: «Conosco bene Aglietti e tanti ragazzi della rosa. Non avremo indicazioni su come giocheranno, ma mi rende sereno il modo con cui i miei si stanno allenando. Il Palermo oggi ha un’identità che si comincia a percepire». Nessun accenno a un possibile inserimento nell’area play off: «In un torneo tanto equilibrato non possiamo andare oltre il pensare a una gara alla volta: il nostro obiettivo è chiudere il girone d’andata col risultato migliore. E’ vero che si vede una crescita, attraverso le difficoltà la squadra si è consolidata ma ci sono 20 partite e tantissima strada da fare». La preparazione del match però è stata piuttosto anomala, tralasciando il fatto che si debba viaggiare il giorno di Natale (la squadra partirà domattina per la trasferta). Corini spiega le incertezze di formazione: «Bettella e Sala contiamo di recuperarli, Gomes per un dolore al dente del giudizio da 4 giorni non si allena col gruppo. Valuterò se portarlo almeno in panchina».
DUBBIO GOMES. Sarebbe un’assenza non da poco per il giovane centrocampista che ha dato equilibrio al reparto. Broh e il rampante Saric si giocano l’eventuale sostituzione. Tra l’altro, il Palermo sarà già privo, e per la prima volta in stagione, di Nedelcearu, che obbligherà a ritoccare la difesa: «Fido in Marconi che ha sempre fatto molto bene e nel comparto abbiamo recuperato anche Lancini e Peretti» spiega Corini. Poi c’è l’effetto Brunori, in gol da 4 trasferte consecutive, ed appena tornato dallo stage con Mancini in azzurro: «Matteo è carico ed entusiasta, voleva allenarsi con la squadra, l’ho fermato per un lavoro differenziato. Lo stage servirà a fargli capire il suo nuovo status, che comporta però anche più responsabilità».