“Coraggio sì, ma anche equilibrio. Tedino prepara il big match di Frosinone senza sentire la pressione dell’imbattibilità («questa partita non è un bivio, la stagione è ancora lunghissima») o della sfida fra capolista. Confessa di avere già in testa la formazione con cui la affronterà ma che prova a tenere nascosta. Svicolando sulle domande relative al modulo: «A 3 o a 4 in difesa? In una squadra che ha un’organizzazione di un certo tipo sono più importanti i princìpi del sistema. Tutto dipenderà dal modo di pensare che avremo in campo. Il Frosinone attacca con cinque giocatori, cerca l’ampiezza, incute timore; bisognerà fare un lavoro importante prima che la palla arrivi a loro». LE SCELTE. I rientri dei nazionali sono avvenuti a spezzoni. «Abbondanza? Mi piacerebbe lavorare a pieno regime ma molti giocatori li ho avuti per uno-due allenamenti e non so ancora come stanno. Altri vengono da viaggi estenuanti o hanno giocato tantissimo come Nestorovski». L’idea di massima sembra però il ritorno della difesa a 3 con un centrocampo molto fisico (i due polacchi Murawski e Dawidowicz) a sorreggere due punte ed un trequartista. Tedino nicchia: «Vedremo, gli sviluppi, sono più importanti del singolo giocatore. Coronado si è allenato col gruppo, clinicamente sta bene, ma la condizione deve crescere. Trajkovski? Ho sentito che il Ct della Macedonia dice che dovremmo dargli più occasioni di mettersi in mostra, ma non mi pare che in nazionale giochi sempre titolare. Ognuno dovrebbe guardare a casa propria. Io confermo che Alexsandar ha qualità fuori dal comune ed è il giocatore che può fare svoltare il Palermo. Noi lo responsabilizziamo, lui deve fare un salto di qualità. Conferma di Dawidowicz anche se rientrano Chochev e Jajalo? I ragazzi hanno meritato sul campo il posto in squadra”. ATMOSFERA. «Stimo il Frosinone per la continuità che ha dato al suo lavoro. Sapremo di avere contro un pubblico importante ed entusiasta, ma chiedo al Palermo una partita coraggiosa, di equilibrio e razionalità. Rolando dall’inizio sulla fascia sinistra? Non ha ancora una grande condizione, ci torna più utile in corsa: tende più ad attaccare che a difendere ma vedrete che presto si candiderà anche in quel ruolo»”. Queste sono le parole di Tedino analizzate dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.