Corriere dello Sport: “Palermo, senza Nestorovski cercasi attaccante. Il macedone squalificato, non c’è un suo sostituto”
“Alla ricerca di un centravanti che non c’è. La squalifica di Nestorovski, nell’aria da tempo visto che il macedone era diffidato ormai da 12 partite, riporta all’evidenza una delle falle più incredibili del Palermo di quest’anno. L’assoluta mancanza di un ricambio nel ruolo, ovvero di un giocatore con caratteristiche assimilabili a quelle del titolare. Ilija salterà un incontro per la prima volta nella stagione: era l’unico sempre presente della rosa, anche se nel girone di andata è partito 3 volte dalla panchina per poi subentrare. In quelle occasioni, il suo posto fu preso 2 volte da Balogh (con Sassuolo e Juventus) e nel terzo caso (col Napoli, sempre in casa) da…nessuno. Allora il Palermo di De Zerbi si presentò con un tridente atipico formato da Sallai, Embalo e Diamanti. Da quel momento, anche a seguito dei gol che il numero 30 cominciò a segnare, Nesto fu considerato indispensabile. Qualunque formula d’attacco girava comunque attorno a lui, unico uomo del settore capace di lottare anche fisicamente con i difensori rivali e bravo a muoversi nei 20 metri finali. Domenica a Verona però non ci sarà e Bortoluzzi dovrà inventarsi qualcosa, in una partita che bisogna provare a vincere perché non esistono alternative. Le ipotesi provate in settimana partono dalla conferma del modulo 3-5-1-1 che ha funzionato con la Fiorentina. Diamanti, dopo la convincente prova di domenica, non si discute, ma davanti a sé non potrà avere stavolta un terminale offensivo di tipo classico. La soluzione più immediata potrebbe apparire Balogh, ma le ultime prove del gigante ungherese sono state sconfortanti. Dopo la sostituzione ancora in corso di primo tempo contro il Bologna, nel giorno dell’esordio in panchina di Bortoluzzi, le azioni di Norbert sono decisamente in ribasso. Così come il suo morale. Inoltre è anche una questione di caratteristiche: è ormai evidente che Balogh non è un attaccante centrale, nessun allenatore lo ha di fatto considerato tale. Solo De Zerbi con la Juventus all’andata, lo propose in tale veste ma sia Ballardini che Lopez lo vedevano come punta esterna. Il ragazzo non ha né la fisicità né la malizia per reggere certi confronti. La sua scarsa cattiveria e la pochissima concretezza mostrata (in un anno e mezzo a Palermo non ha ancora mai segnato neppure un gol) lo hanno relegato ai margini. Nei test della settimana, Balogh non è stato mai provato come vice Nestorovski. L’idea che frulla in testa a Bortoluzzi è utilizzare un doppio trequartista senza un vero centravanti di ruolo. Dunque, Trajkovski o Sallai in coppia con Diamanti nelle posizioni più avanzate, col supporto di inserimenti dalle retrovie. Un Palermo senza un “9” e magari con un doppio “falso 9”. A questo punto della stagione, inutile fare troppi sofismi. Chiunque vada in campo, coraggio e determinazione dovranno contare più della tattica.
Il giallo Silva. Un capitolo a parte merita la candidatura di Stefan Silva. Uno degli emblemi di una stagione gestita senza raziocinio e con scelte incomprensibili: lo svedese è arrivato infatti a gennaio, pagato 800mila euro e con un contratto di 4 anni e mezzo (!), quando tutti lamentavano l’assenza di un’alternativa in attacco. Catalogato come punta centrale, tanto da scegliere persino il numero 9 di maglia, già dai primi allenamenti, si comprese che anche lui si muoveva meglio partendo in zona laterale. Poi il giallo delle condizioni fisiche: Silva ha giocato fin qui solo gli ultimi 20′ col Crotone sostituendo Trajkovski, e da allora è sparito dai radar. Ha subìto un imprecisato infortunio muscolare ed è rimasto fuori fino all’inizio di questa settimana. Quando prima è riapparso in gruppo, lasciando pensare ad una sua utilizzazione domenica, poi è tornato a svolgere allenamento differenziato senza mai lavorare con la squadra. Da escludere ad oggi una sua presenza proprio nel giorno di squalifica del giocatore che avrebbe dovuto sostituire. Un mistero. O l’ennesima sciocchezza tecnica”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.