Corriere dello Sport: “Palermo senza gol, Canotto è micidiale”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla sconfitta del Palermo contro il Cosenza.

Il Cosenza ricorda al Palermo cosa sia la B. Mentre i rosa stavano inseguendo il poker di successi e il primo posto in classifica, Luigi Canotto, lo stesso giocatore che con la Reggina aveva di fatto tolto i play off ai rosa a maggio, ha inventato nel recupero un contropiede da sinistra con tiro a giro meraviglioso che ha annichilito i 26.000 del Barbera. Stop alla corsa di Corini, che in casa non perdeva da 10 mesi (0-1 col Venezia) ma applausi a un Cosenza che già aveva fermato il Venezia e che se l’e saputa giocare contro un’altra big, difendendosi rudemente quando era il caso ma sempre pronto a ripartire.

APPROCCIO. Del resto anche prima della prodezza di Canotto, i rosa avevano fatto la partita ma le occasioni migliori le aveva avute Forte, fermato due volte da super Pigliacelli prima del palo di Mazzocchi. La serata afosa ha inciso solo in parte sul gioco: si sono affrontate due squadre attrezzate e con proposte interessanti. Schieramenti camaleontici: Caserta parte con un 4-4-2 spregiudicato con Mazzocchi che inizia in mezzo e poi si sposta a sinistra (Marras dall’altro lato) e il 2003 Zuccon al centro; Corini risponde confermando l’undici di Ascoli ma Segre e Henderson in mezzo si scambiano spesso i ruoli. La verve dei silani sorprende il Palermo che commette qualche errore e boccheggia nei primi minuti: l’ex Tutino è vivacissimo ma un po’ lezioso e sfiora il palo.

Non appena la sfida di sposta sul piano del palleggio, il Palermo sale: l’impostazione del Cosenza ha le sue conseguenze perché tende a scoprire la fascia dove il Palermo attacca meglio con Aurelio e un ispirato Di Francesco. Anche a lui però (13′) manca il guizzo decisivo dopo un bel duetto con Brunori. Il miracolo della serata però lo compie Pigliacelli 5′ dopo quando un colpo di testa di Lucioni di fatto smarca Forte tutto solo ai 16 metri. Paratissima accolta da un boato. Il Cosenza subisce ma non appena ha la palla sa ripartire. I rosanero si trovano dinanzi a un muro che non concede nulla.

RIPRESA. Se c’è qualcosa da rimproverare al Palermo, è non aver saputo cambiare il ritmo nella ripresa quando era necessario. Ha atteso di trovare la giocata giusta ma con poche accelerazioni. E l’astinenza di Brunori, che pure ha avuto una palla gol fermata da Micai, è arrivata a 5 gare. Gli esterni si sono afflosciati, Insigne e Mancuso dalla panchina stavolta non hanno acceso la luce e in definitiva il Cosenza è stato premiato per un atteggiamento positivo sin dal primo minuto. Per il Palermo prima sconfitta, ma martedì a Venezia ci sarà subito un test importante per rialzarsi.