Corriere dello Sport: “Palermo, sempre lo stesso copione”
Sempre lo stesso copione: un Palermo dominante e più continuo del solito, ma incapace di conquistare la vittoria. Contro la Sampdoria, i rosanero hanno rischiato il ko per il solito regalo difensivo che ha permesso agli ospiti di andare in vantaggio con l’unica apparizione in area avversaria.
Come sottolinea Paolo Vannini sul Corriere dello Sport oggi in edicola, “Di Francesco rimedia subito, ma tutto il secondo tempo non basta ai rosa per regalare la vittoria al Barbera (oltre 20.000 spettatori) che in sei gare interne ha visto un solo successo. È un limite endemico di una squadra che produce ma non trova soluzioni vincenti.”
Henry si sbatte, ma non segna; Le Douaron, entrato nella ripresa, si procura due occasioni uscite di un soffio, mentre a Brunori vengono concessi solo 3 minuti più recupero, troppo pochi per incidere. Il migliore in campo è stato Ranocchia, autore di una grande gara, con diversi tiri dalla distanza su cui Silvestri si è superato, inclusa una parata decisiva al 93’ su colpo di testa di Baniya.
Anche le variazioni tattiche di Dionisi – come Insigne più centrale e Ceccaroni a sinistra, oltre agli esterni di gamba nel finale – non sono bastate a fare la differenza. Per Sottil, invece, si tratta di un punto guadagnato, ma la Samp non ha impressionato.
I liguri, privi di Romagnoli già alla prima azione e con una formazione rimaneggiata, hanno saputo soffrire. La Samp stava per restare in 10 per un rosso a Ferrari poi cancellato dal Var, ma davanti si è vista poco, nonostante il tridente con La Gumina e Pedrola, alla prima da titolari.
Il gol dei blucerchiati è arrivato da una frittata difensiva del Palermo, con Tutino che ha sfruttato l’errore ma non ha festeggiato per rispetto del suo passato rosanero. Il pareggio, però, non si è fatto attendere: un rimpallo sull’arbitro ha rilanciato l’azione dei rosa, che con Di Francesco – tornato al gol dopo otto mesi – hanno trovato il guizzo giusto con una splendida parabola dalla sinistra.