Corriere dello Sport: “Palermo, sei fragile. Le nuove vicende giudiziarie e la pessima prestazione scatenano Zamparini”
“Improvvisamente, proprio nella giornata che poteva lanciarlo, il Palermo si scopre fragile e torna a sollevare una serie di interrogativi sulla sua caratura. Dopo 10 punti in 4 giornate, la bella vittoria di Cremona e il ritorno anche se solo parziale, di una fetta di tifosi al Barbera (neppure 8.000 spettatori ma comunque record stagionale di presenze), c’erano i presupposti per scendere in campo con delle sicurezze. Che invece sono state spazzate via dalla grande prova del Cittadella ma anche da errori clamorosi. L’ATTACCO DI ZAMPARINI. E’ stato perso il primato ma la classifica resta corta. Però le prossime 3 giornate diranno molto di più sulle possibilità eff ettive del Palermo di restare competitivo sino alla fi ne: sabato si riparte dall’insidia di Avellino, poi ci saranno due scontri diretti da brividi, prima in casa col Venezia poi al San Nicola di Bari. Tedino ha già strigliato i suoi nel dopo gara, ribadendo che non gli piace affatto che la squadra «abbassi la testa alla prima difficoltà». Ma intanto si è preso una ramanzina da Zamparini che affi da ormai i suoi commenti del giorno dopo al sito ufficiale. E al suo allenatore ha mandato un paio di messaggi forti, il primo dei quali riguarda la condizione: «Più che l’aspetto tattico mi preoccupa di più la fase atletica – ha osservato il patron – il Cittadella correva il doppio di noi e arrivava prima su tutte le palle». Nota già fatta rilevare all’allenatore («ho parlato con lui a lungo fino a stamane») che ha risposto che farà un esame della situazione. L’altra punzecchiatura è arrivata sulle scelte: «Lunedì la squadra è stata messa in campo da Tedino non in maniera perfetta. Aleesami era al rientro e non poteva fare i 90 minuti». Con una chiosa di ottimismo obbligatorio: «Sicuramente rimedieremo e andremo ad Avellino a vincere» le parole di Zamparini. CONCENTRAZIONE. Altre volte il Palermo, toccato sul vivo, ha reagito in modo perentorio. Sia nel corso delle stesse gare (Foggia, Pro Vercelli, Pescara, Cremonese), sia dopo la precedente sconfitta stagionale, contro il Novara. Ma certe lacune restano intatte: Tedino ha dato una ottima organizzazione collettiva ma qualche dubbio lo hanno sollevato anche le sue scelte col Cittadella. Per esempio l’insistenza difensiva su Bellusci centrale e Struna a destra. In generale risalta la diffi coltà rosanero a mantenere la concentrazione per l’intera gara, rendendo così altalenante la prestazione: cali vistosi erano già apparsi con l’Empoli e a Pescara, dove da momenti di gran calcio si è passati di colpo all’iniziativa regalata agli avversari. LEADERSHIP. Restano gli interrogativi sulla reale leadership di alcuni giocatori retrocessi lo scorso anno. E il nodo su Posavec mai risolto, tanto che lo stesso Zamparini, con livore ironico, lo difende: «Non c’entra niente con i gol presi, c’è cattiveria verso di lui, se è così a gennaio lo daremo via, tanto io a gennaio non ci sarò più». Fra timore di fallimento e contestazione, torna ad annunciare l’addio: «Vivo una situazione paradossale, non rimarrò a Palermo sicuramente, c’è gente vuole che vada via ed io non ce la faccio più»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.