Corriere dello Sport: “Palermo, Puscas primo acquisto. «Solo pensando all’obiettivo finale mi vengono i brividi»”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” riporta le parole di George Puscas, attaccante del Palermo. Ecco quanto riportato: “«Sono del segno dell’ariete. Ci creda e no, mi ritrovo in certe sue caratteristiche. Quali? Forza, ambizione, fuoco dentro. Il mio nome vuol dire contadino. Sono cresciuto in una grande villa, con un giardino immenso, coltivando un po’ di tutto. E con gli animali. Mi piacciono soprattutto cani e conigli. Ma già da piccolo sognavo di diventare come un leone, il re della foresta, un leader. Lo stesso nel calcio. Il primo pallone non me l’ha regalato nessuno, l’ho trovato da solo». Questo è l’autoritratto di George Puscas, centravanti del Palermo, ancora a metà strada fra la sua voglia di primeggiare e il rendimento offerto.
INCOMPRESO O INCOMPLETO. […] “Puski” (il suo soprannome) è rimasto attaccante, più da panchina che trascinatore e titolare. Non era quello che si aspettava. Finora tre gol in cinque partite da fine ottobre all’undici novembre. E che gol a Lecce sul filo di lana, contro il Cosenza a cinque minuti dal termine e poi il primo della goleada contro il Pescara. Nove punti. Poi il buio: sette partite, tre complete, altri tre spezzoni e una in panchina. Totale: zero reti. Digiuno che dura da due mesi. Un’eternità per il centravanti dal gol facile. Un bottino da rivedere e incrementare nel girone di ritorno.
INSIEME SI PUO’. Questo l’obiettivo. E non sarà facile perché il bomber ha suppergiù le stesse caratteristiche di Nestorovski. Puscas però non arretra: «La convivenza non è un problema. Certo, abbiamo le stesse qualità, siamo due punte centrali e cerchiamo il gol. A me piace giocare con lui e anche “Nesto” la pensa come me perché in allenamento ci troviamo con facilità. Poi dipende dal modulo tattico e dalle decisioni del mister. Noi siamo pronti, possiamo fare bene. Si, mi aspetto di essere protagonista, sia che entri dalla panchina o dal primo minuto, e di dare il massimo contributo per la squadra e per vincere le partite».
L’ACQUISTO DI GENNAIO. Paradossalmente, Puscas ha più presenze in campionato (15 contro 14) del suo compagno e rivale ma i minuti parlano a favore del macedone (1054 contro 792). Tolto dal mercato Nestorovski, il romeno dopo un periodo di rodaggio, può essere considerato il migliore … acquisto di gennaio, per aumentare la forza esplosiva dell’attacco perché il suo riscatto, da prestito ad acquisto definitivo, è subordinato a condizioni che sicuramente matureranno nelle prossime settimane. Lo step iniziale dipendeva dalle prime tre presenze: già abbondantemente superato. Il secondo, sempre sul fillo del rendimento, verrà raggiunto fra poco. Le clausole, piuttosto agevoli, restano segrete. Forse legate a un pagamento dilazionato. Puscas non ha dubbi ed esce allo scoperto: «Sono del Palermo, cerco di dare tutto per questa squadra che ha creduto in me e voglio ripagarne la fiducia contribuendo al ritorno in A. Da Tedino e Stellone ho imparato molte cose ed anche che l’aspetto decisivo è farsi trovare pronti. Normale che un attaccante si aspetti sempre di più. Anch’io sono esigente con me stesso e penso di non avere dato tutto quello che ho dentro. Dunque, spero in un 2019 migliore. L’importante è che il Palermo vinca». […] In lui c’è sempre il leone. “Mi aspetto un girone di ritorno efficace, come quello appena passato: primo posto e promozione in A che è l’obiettivo di tutti; e dal sottoscritto di essere più presente e di segnare di più. So che ho tanto da dimostrare. Non importa quanti minuti possa accumulare, c’è sempre tempo per risolvere una partita. Solo pensando all’obiettivo finale mi vengono i brividi».

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Redazione Ilovepalermocalcio