“Le pressioni si sommano una sull’altra: il Palermo disastro al Barbera (un punto in dieci partite) deve per forza spezzare l’incredibile tabù e tornare a vincere nel confronto diretto col Crotone; Diego Lopez debutta davanti a tifosi che più che a questa partita pensano alla contestazione a Zamparini e ad un futuro molto incerto; il mercato ha lasciato la squadra più scoperta di prima ed oggi per giunta manca per squalifica la coppia centrale Gonzalez-Goldaniga. Ma di fronte a condizioni proibitive, l’allenatore uruguayano prova a rispondere col carattere. Dà fiducia al gruppo che ha a disposizione, lo carica, lo sprona, lo invita a non mollare.
DETERMINATO. Appare determinato Lopez, davvero convinto di giocarsi le sue chances. Nessuna lamentela sui mancati arrivi che si sarebbe aspettato pure lui: «Quando ho accettato di venire a Palermo, ho visto chi c’era in rosa e detto che credevo in questa squadra. La società sul mercato ha provato a portare qui giocatori che non hanno accettato ed allora era giusto rimanere così. Non mi spavento, so che è una situazione complicata e ci sono tanti ragazzi di grande potenzialità ma anche a Bologna, dove in B si doveva vincere per forza, ho puntato su giovani che hanno fatto bene». Alla carenza di uomini a metà campo risponde annunciando un futuro cambio di modulo: «Potremmo anche giocare 4-2-3-1, dipende dalle caratteristiche degli avversari». Ripete un mantra che hanno sostenuto anche altri tecnici ma sul campo non ha trovato conferma: «Io non vedo un Palermo tanto inferiore all’Empoli, fra noi e loro non ci sono 10 punti di distacco anche se la realtà della classifica è questa. Vedendo dal vivo la rosa non dovremmo stare in quella posizione. Col Crotone sarebbe una partita da vincere comunque, anche se il Palermo non si trovasse tanto indietro. Non sarà facile ma il nostro obiettivo è riaprire il discorso salvezza e dare un segnale importante al campionato. Problemi psicologici nel giocare in casa? Sì, potrebbe esserci un fattore del genere ma lo dovremo superare come squadra, stando uniti nei momenti difficili”. Si entra nel dettaglio tattico del match: «Voglio un Palermo corto, che sappia gestire la gara in maniera intelligente; dovremo giocare in modo aggressivo ma senza frenesia, non con calcioni a caso ma facendo capire che vogliamo vincere. Paura di Falcinelli (reduce da una tripletta, ndc.)? Il Crotone non è solo lui». Debutterà Sunjic? Per schierarlo Lopez subirà pressioni dal presidente? Il tecnico si riserva di decidere: «Mi chiedete se è pronto? L’ho valutato in settimana, se un giocatore è buono lo si fa giocare subito. A Napoli l’ho fatto entrare nel finale perché serviva uno con centimetri. Non era stato inserito nelle prime convocazioni? Un errore nostro. Diamanti? La scorsa settimana era indisponibile, ora è con noi e sappiamo quanto può darci. Lo sto provando anche a centrocampo. Chi al posto di Quaison? Uno con quelle caratteristiche non c’è, ma ho altri giovani dal grande potenziale». Si prevede un ballottaggio Embalo-Balogh, con Lo Faso in forse perché tornato con una contrattura muscolare dalla gara di Bergamo con la Primavera. Lopez torna sulla positiva prestazione del San Paolo: «Il Napoli ha trovato una squadra con la S maiuscola, c’era da lottare e lo abbiamo fatto, ma col Crotone sarà una partita diversa. Ora dovremo giocare, avere sempre la porta davanti. Ma che il Palermo una volta rimontato, non si sia disunito è stato un grande segnale, così come Posavec ha mostrato personalità reagendo subito all’errore commesso. Silva? Ha grande tecnica, può giocare dietro la punta o primo attaccante». La spinta di Lopez per spezzare l’incantesimo del Barbera: per credere ancora nella salvezza si può solo vincere col Crotone”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.