Corriere dello Sport: “Palermo, Posavec è già grande. Davanti al suo mito Buffon, la stellina rosanero ha brillato nella serata contro la Juve”
“Stavolta il cielo, non l’ha aiutato. Anzi. Niente pali, traverse o errori sotto porta degli avversari, ma galeotto il colpo di tacco di Goldaniga a rovinare una serata di prodigi che esalta e consacra Posavec, una delle scommesse di Zamparini, il sostituto di Sorrentino, il figlio di… Buffon, come l’ha chiamato Schillaci in relazione all’età. NUMERI E ne segnala la sua rivincita. Sei interventi nel primo tempo, un paio nella ripresa, quattro straordinari, un muro soprattutto contro Mandzukic respinto al mittente nel momento decisivo. Una prestazione da gigante, tra lo scetticismo di molti, da portiere di mezzi enormi e sicuro. Qualità messa in dubbio dopo la sua riconferma. Bocciato da Ballardini che avrebbe voluto un portiere con più esperienza, Posavec ha avuto in De Zerbi un estimatore convinto. E senza dubbi. La risposta pari alle attese di un allenatore altrettanto giovane che vuole dai suoi una ventata di entusiasmo che risvegli passioni sopite. E in questo Posavec è il portabandiera. INCONTRI. Nel giorno più complicato ed esaltante, rovinato dal risultato e da un gol singolare, quello del confronto con uno dei portieri leggenda, cioè Buffon, che gli ha permesso di realizzare il primo sogno della vita. «Quando ero bambino pensavo di esordire nella A italiana e di emulare Buffon», il suo desiderio. Lo confidava in estate quando sulla sua testa si addensavano le nubi di forti dubbi. Invece, alla prima stagione da titolare in A, e contro autentici fuoriclasse come Higuain e Mandzukic, sotto gli occhi di Dybala, l’idolo d’ieri, rimasto in panchina, contro la squadra che fa polpette di tutti o quasi, se non è riuscito nell’impresa di fermare i campioni, ha compiuto quel salto di qualità che da lui ci si aspettava. Prodezze in fumo per colpa di un compagno. Perché lui ha fatto il possibile e l’impossibile. PROVE Promosso comunque a pieni voti. Posavec si è superato. Anzi no. Ha mostrato il suo vero valore. Lucidità, sicurezza e quella dose di spavalderia che nei giovani costituisce un valore aggiunto. Si è esaltato contro Higuain, è stato determinante su Lemina. E dopo l’autogol, la sua attenzione è rimasta alta: ed eccolo protagonista su due conclusioni di Mandzukic, a colpo sicuro, a tenere in piedi la sfida. Gli applausi tutti per lui diventato punto fermo della ricostruzione. E nessuno più lo discute malgrado l’età e qualche errore. Intanto perché la gioventù non è una colpa, poi perché Donnarumma ha dimostrato che il ruolo del portiere è cambiato, che possono esistere fenomeni anche fra le nuove leve. Dopo Nestorovski, un altro pezzo in mostra per costruire un nuovo ciclo. Posavec fra i pali per ripartire, per riconquistare la piazza. Con Sicignano, il suo maestro, con il peso di lezioni… private e straordinari negli allenamenti, la sua fede infinita come supporto per acciuffare gli obiettivi di una carriera ai massimi livelli. Portiere essenziale fra i pali, autoritario anche nella nuova dimensione che De Zerbi gli ha ritagliato di difensore aggiunto in grado di chiudere sugli avversari con le diagonali ben oltre la sua area e di rilanciare. Un portiere, un difensore completo. Josip Posavec. Se il Palermo non trova gol in casa, ha sicuramente scoperto una certezza. Un ragazzo che non ha complessi. E non ha paura di giocare da titolare e di prendersi le sue responsabilità. De Zerbi può ricominciare da lui. Dal numero uno. Per la felicità di Zamparini che ora, dopo le prodezze di Nestorovski, aspetta Balogh”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” in merito alla prestazione di Josip Posavec.