Corriere dello Sport: “Palermo, playoff e futuro. Corini è al bivio cruciale, bisogna dare un segnale alla proprietà”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e il sogno playoff.

Il Palermo sostiene di crederci ancora, e in effetti sul piano aritmetico le chances di entrare fra le prime 8 ci sono tutte. Ma Como, che in fondo è anche un confronto diretto visto che i lariani vincendo sorpasserebbero i rosanero, dovrà dire se le energie e lo spessore di squadra sono sufficienti per centrare il traguardo. La sfida può essere letta sotto due aspetti: si potrebbe affrontare con la testa libera, considerando che la permanenza in categoria non sembra in discussione; ma al tempo stesso c’è il rischio che la leggerezza diventi superficialità ed allora meglio entrare subito nella prospettiva che a Palermo in ogni gara ci si gioca qualcosa, fosse solo l’attaccamento alla maglia o la voglia di essere riconfermati. Senza dimenticare che, come Corini ripete da tempo, l’ingresso nei piani nobili anche solo per un turno di playoff, sarebbe una ottima conclusione della prima stagione della nuova proprietà, cominciando ad abituare il gruppo a quello che la città si attende: un campionato di vertice.

Il problema è che il Palermo è arrivato fino a un certo punto e si è fermato. La sua capacità di non perdere, certificata da una serie di ripetuti periodi di imbattibilità non basta più per ambizioni superiori. E Corini forse si è incartato proprio quando ha deciso di bruciare i tempi e chiedere di più. Ora le assenze gli impediscono di ricorrere a un cambio di strategie e per questo si è speso a stimolare il gruppo: «Nessun egoismo, tutti verso l’obiettivo comune», ha ribadito prima di volare verso il lago.

L’ultima rifinitura svolta ieri mattina in sede ha confermato i miglioramenti di Valente, che sarà della partita ma con un minutaggio incompleto: quasi certamente dall’inizio. Senza Saric ci sono meno ricambi, ed è probabile che in emergenza uno dei centrocampisti debba traslocare sulla fascia. Inoltre c’è da intervenire sulla tenuta difensiva, che dipende anche dall’equilibrio del complesso e sarà sollecitata dall’attacco comasco pieno di grandi nomi, da Cutrone a Mancuso. Il Palermo ha preso gol nelle ultime 10 trasferte, e più in generale in 15 delle 17 gare esterne. Con questi numeri, impossibile un salto di qualità.

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Redazione Ilovepalermocalcio