Corriere dello Sport: “Palermo per sempre, Rispoli vuole tutto”
L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” fa il punto su Andrea Rispoli che finita la stagione convolerà a nozze nel castello di Trabia il 3 luglio, intanto il terzino parla del suo futuro in caso di promozione, del rinnovo del contratto e di Cesar Falletti, suo compagno di squadra sia in rosanero che alla Ternana.
Il laterale del Palermo si prepara al rush finale: «Solo la data del matrimonio è certa. Avrò un’altra bella cosa da aggiungere ai miei traguardi e mi piacerebbe festeggiarla con la promozione. Il resto dipende da quello che faremo. Il gol? Negli anni passati ne ho fatti diversi, stavolta non è arrivato, però non è un aspetto a cui dare peso anche perché non è il mio compito. Foschi è una persona che ci sta sostenendo nel migliore dei modi, che ha preso responsabilità, è il nostro punto di riferimento. Si è esposto, lo abbiamo a cuore e lo rispettiamo». La promozione rappresenta la soluzione di diversi problemi, societari e personali. Rispoli non si tira indietro: «Restano nove partite non possiamo fare calcoli ma procedere passo per passo. Il prossimo con il Cosenza, oggi il più importante, poi analizzeremo le altre sfide. L’anno scorso ci siamo scottati e con il dolore siamo maturati. Non vogliamo cadere nello stesso errore e puntiamo alla A senza passare dai play off. Il contratto? Nei mesi passati, la società mi ha fatto una proposta legata alla A, abbiamo deciso di posticipare tutto a obiettivo centrato. Non ho problemi, la mia volontà è quella di rimanere e sarò ben contento di farlo. Insomma, ci sono i presupposti perché l’accordo possa trovarsi».
Per Rispoli sicuramente non è una delle migliori stagioni in rosanero, negli scorsi anni era risultato uno dei migliori, quest’hanno ha patito un pò, anche sotto il piano fisico. «Abbiamo dato troppo peso – spiega – a quello che si leggeva quotidianamente. Normale che la gente poi pensi male. Non è vero che volevo andare via, qualche settimana prima della chiusura del mercato, a Cremona, in conferenza ho dichiarato di essere certo di rimanere. Ho mantenuto la parola. Se mi cercavano, non significava che volessi partire. Ho sempre mostrato attaccamento alla maglia, rispettando tutti. Adesso sto bene. In avvio, tra infortunio e squalifica non ho potuto avere una certa continuità. Cercherò di essere più determinante e concreto perché se Rispoli fa il compitino, va incontro ad una bocciatura. Io stesso, a volte, mi sento insoddisfatto, ma debbo tenere conto del gruppo e giocare dove vuole il tecnico. E poi non utilizziamo sempre lo stesso modulo, Stellone ha diverse soluzioni anche in base agli avversari. Non è che se Rispoli segna o fa assist è un gran giocatore e viceversa diventa un brocco. Quel che importa è il risultato di squadra, il futuro, la serie A».
L’esterno rosanero ha poi analizzato il suo rapporto con Cesar Falletti, compagno di squadra sia in rosanero che alla Ternana. «Per ora c’è Falletti che agisce davanti a me. Con lui, ho già giocato alla Ternana ed era un elemento fondamentale come da noi. Mi conosce e lo conosco, è normale che ognuno si adegui alle caratteristiche del compagno. Le mie doti sono più offensive. Le critiche ci stanno, ma il terzino l’ho sempre fatto soprattutto nel passato». Adesso bisogna centrare l’obiettivo Serie A e Rispoli dà merito a Foschi e Stellone che hanno reso compatto il gruppo nel momento di difficoltà .«Bisogna dare merito all’allenatore, che tiene tutti uniti. Anche Foschi ha contribuito tanto in questa fase delicata sul fronte societario, ed è stato molto bravo a farci uscire fuori dalle problematiche. Tra di noi c’è il patto di stare sempre uniti, prescindere da chi metti in campo e dalle difficoltà. Il Palermo non ha quasi mai patito l’avversario. Siamo tutti utili e nessuno indispensabile. E abbiamo dimostrato di essere superiori».