L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e sul confronto tra Corini-Squadra.
La sensazione dunque è che gli esiti dell’ultima partita incideranno parecchio sul bilancio finale che farà anche l’allenatore e sui contenuti del discorso con il gruppo. Alzare l’asticella delle aspettative nel piano di tecnico e società doveva servire anche a capire la forza psicologica di giocatori che l’anno prossimo dovranno passare dalla stagione di transizione a quella dell’obbligo di mirare molto più in alto.
E buttare alle ortiche una serata come quella col Brescia di fronte a 32.000 tifosi non può essere indenne da conseguenze. Corini avrà le sue responsabilità ma la società ha già deciso che cambiare guida tecnica significherebbe non valorizzare questa stagione che comunque ha visto il Palermo neopromosso fra le prime 10. Per facilitare lo sviluppo di un ambiente unito, necessario per disputare un campionato di vertice, dal canto suo il club non può ignorare la perplessità della piazza: dunque, non deve lasciare solo l’allenatore, cui in questi mesi non si è mai affiancata una voce ufficiale su obiettivi e modi di raggiungerli.