Corriere dello Sport: “«Palermo, occhio non sei già in A»”

Il tecnico del Palermo Bruno Tedino nella giornata di ieri è stato intervistato dal sito ufficiale del club. Tedino ha detto che non si sarebbe aspettato di essere primo in classifica ad inizio ritiro visto per come era terminata la stagione precedente del Palermo vittima di una brutta retrocessione con molti calciatori contestati dai tifosi. Il tecnico ha anche dato un voto alla società, ai magazzinieri e tutti quelli che lavorano per il comparto Palermo; un voto alto che però da qui al termine della stagione magari potrebbe anche aumentare se dovesse essere centrata la promozione. Questo quanto scrive l’edizione odierna de il “Corriere dello Sport”:

“La voglia di stupire nasce con lui. Insieme al desiderio di lottare perché anche i più sfigati possano conquistare un posto al sole. Tedino come Klopp, il suo modello in fatto di ripartenze, anche nella maniera di autodefinirsi: «I am the normal one». «Sono un uomo normale che viene dal nulla e da sani principi. Avevo dieci anni – ricorda – e simpatizzavo per Torino, i colori del popolo, l’unica antagonista della Juventus. La sfida all’impossibile. Non esistono barriere insuperabili. Cosa ha detto Zamparini per portarmi a Palermo? Niente. Ero io piuttosto a doverlo convincere… ».
LA SUA FILOSOFIA. Di strada e di sofferenza. L’ultimo che arriva primo. «Il 12 luglio, in ritiro, mi resi conto che bisognava rimboccarsi le maniche. E’ stato un 2017 con ostacoli di ogni tipo, con ragazzi che pensavano di andarsene. La desolante retrocessione aveva lasciato il segno, mancavano a prima vista le condizioni per una stagione positiva … ». Di quel periodo è rimasto un ricordo. Il 2018, e sono passasti solo sei mesi, consegna alla storia un Palermo campione d’inverno e in fuga. Con l’esordiente Tedino protagonista. «E con giocatori vincenti. È la squadra che raggiunge certi risultati. Nessuno di noi è un fenomeno, insieme rappresentiamo il successo. Verità e segreti semplici: disponibilità, lavoro, convinzione. Senza questi requisiti resta polvere. La soddisfazione è di aver creato gruppo unico sotto il profilo morale, deciso a mettersi in gioco e a riconquistare questa città. Attenzione, però, ancora non siamo arrivati. È il primo passo, possiamo migliorarci».
VOTO ALTO. Oggi Tedino e Lupo consegneranno a Zamparini le loro richieste di mercato. Fra i tanti nomi, l’ usato sicuro, Calaiò, e il promettente Puscas. L’idea? Completare una squadra che merita rispetto per come si è svegliata. “Il voto? Non è corretto diventare professori di se stessi. Se la valutazione è alta passo per presuntuoso, se bassa mentirei. E poi il giudizio è generale. Ognuno di noi ha portato un mattoncino. È questa la forza e si avverte nell’aria. Chiaro che la menzione più significativa spetta a chi va in campo e ci mette la faccia. Il Palermo merita otto in pagella, anche se c’è ancora qualcosa da aggiustare e il campionato non è finito».
MI PIACE, NON MI PIACE. «Mi piacciono la compattezza, il modo di socializzare e di intendere lo spogliatoio. Non dimentichiamo che questo gruppo è nato dalle macerie. Non mi piace a volte la superficialità di una squadra che si compiace, che crede di essere troppo forte. La realtà insegna che il Palermo nelle emergenze riesce sempre superarsi e a fare qualcosa di eclatante. Anche in dieci. A volte sembra perfetto. Ma non voglio cali di tensione».
REGOLE E AVVERSARI. «Vedo ragazzi uniti, che vivono di autostima. Per mantenerla bisogna fare risultati e sudare. Domani si torna in campo. Qualcuno dovrà recuperare perché ha speso molto. Le regole sono queste. Il campionato è equilibrato, nei primi sette posti ci sono squadre forti e dall’ottavo al dodicesimo … lo stesso. Il livello, purtroppo per noi e per fortuna dello spettacolo, è alto. Conta la continuità di rendimento».
VIZI E VIRTÙ’. «Ho due vizi: il calcio e la famiglia. Non amo uscire ma stare in campo e studiare a casa. Debbo molto a questa città meravigliosa che tutto il mondo conosce, che ha allargato i miei orizzonti calcistici e umani. Messaggio per il nuovo anno? Tanta salute, la prima cosa, e poi che i sogni possano avverarsi. Per noi, la serie A e che Palermo risponda con entusiasmo. In cambio, promettiamo il massimo impegno»”.