“Palermo, obiettivo primario della società già in cassaforte”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e l’obiettivo primario che è quello della salvezza messo già al sicuro.
Con la permanenza in B, obiettivo primario della società, già in cassaforte, adesso c’è da fare solo una cosa nei 180′ che restano: creare un fronte unito che amplifichi l’entusiasmo alla squadra e mettere in campo nella volata finale la forza di Palermo come città. Tutti i discorsi degli ultimi mesi, tipici di una metropoli passionale che si nutre di calcio (meriti e demeriti dell’allenatore, moduli tattici, intenzioni della nuova proprietà), non sembrano avere senso con una squadra che da neo promossa, pur fra parecchi alti e bassi, ha una classifica che gli consente di giocare i play off. I 20.000 del Barbera e il popolo di appassionati che appoggia la squadra anche in trasferta sono già sintonizzati su questa lunghezza d’onda. Valutazioni e bilanci, che comunque toccheranno sempre alla dirigenza, arriveranno a stagione conclusa, anche se, a grandi linee, sono già stati tracciati per avere idee chiare sullo sviluppo futuro del club.
Dentro alla partita. Il dato di fatto è che il Palermo è 7º con 2 punti di vantaggio sulle più vicine inseguitrici e può giocarsi pienamente le sue carte, indipendentemente dagli esiti del ricorso della Reggina. E che adesso può giocare con la fiducia dalla sua. Si è visto già nel 1° tempo con la Spal che una volta sbloccato il risultato, la squadra è apparsa più spigliata. Mentre al contrario, uno dei difetti su cui intervenire, resta la scarsa capacità di chiudere le partite, che come conseguenza provoca la paura che frena i rosanero non appena un episodio giri a sfavore. Corini l’ha sottolineato a fine gara, puntando però l’indice anche sulla solidità dei suoi:
«Dovevamo fare più gol nel 1° tempo, ma per fortuna anche dopo il loro gol da calcio d’angolo siamo rimasti in partita e abbiamo rischiato pochissimo. Non ricordo parate impegnative di Pigliacelli. La squadra ha imparato a stare dentro alle difficoltà, molti hanno disprezzato i nostri tanti pareggi ma sono anche quelli che ci hanno permesso di evitare pericoli ed oggi di farci godere questa posizione. I play off? Io ho un sogno nel cuore, conosco bene lo spirito della città e per questo mi sono assunto le responsabilità di spingere verso la serie A o comunque di provarci. Ricreiamo il giusto entusiasmo, i ragazzi lo meritano».