Corriere dello Sport: “Palermo nuovo con tre mosse: Bruno Henrique, Diamanti e…Ciofani: così Ballardini può ridisegnare la squadra. Ecco come”

“E ora il Palermo potrebbe davvero cambiare volto. Da dopo la sosta, dunque dalla sfida col Napoli dell’11 settembre al Barbera, la squadra di Ballardini diventerà un’altra, sul piano delle individualità ma molto probabilmente anche su quello della formula di gioco. Se finora era soltanto ordinata e volenterosa ma palesemente inefficace, con i tre innesti di qualità più volte reclamati ci si aspetta che acquisisca nuovi connotati. Il regista che inizia l’azione, Bruno Henrique, il fantasista che inventa la giocata negli ultimi 20 metri, Diamanti, il centravanti da area di rigore, Ciofani. Sui primi due nomi ormai non ci sono più dubbi, da definire solo le formalità. Il terzo non si può dare per acquistato ma è l’uomo su cui Faggiano punta da giorni, visto che la pista Okaka è piuttosto complicata. Su Ciofani il Palermo lavora da almeno una settimana, il giocatore era stato già bloccato e aveva dato il suo pieno assenso. Ovviamente bisognerà trovare un accordo con il Frosinone. Alternative. Ciofani è l’obiettivo numero uno ma se l’affare non andasse in porto arriverà comunque un attaccante di quel tipo. Adesso la rosa del Palermo è attrezzata per giocare anche in modo diverso. Ballardini finora ha seguito la linea della sicurezza, difesa a 3 che diventa a 5 con i due esterni, ma ha sempre sostenuto di non voler rinunciare a tre uomini in avanti o comunque a giocatori con spiccate qualità offensive. Le referenze di Bruno Henrique sono quelle del regista classico, per trovargli spazio bisognerà cambiare modulo. Se il tecnico vorrà restare così, a centrocampo salterà uno fra Hiljemark e Gazzi col rischio di avere poco filtro. Con il brasiliano però si può impostare uno dei sistemi più graditi all’allenatore, il rombo, ancor meglio con l’arrivo di Alino Diamanti, che Ballardini ha già allenato a Bologna e che diventa l’asso in più dopo la partenza di Vazquez. L’idea? Diamanti trequartista alle spalle di due punte, una forte fisicamente ed un’altra agile. Ma la batteria di esterni a disposizione, sia bassi che alti, consente anche di variare sul 4-3-3 o sul 3-5-1-1 marchio di fabbrica delle ultime stagioni rosanero. Lo diranno il campo, la condizione dei nuovi arrivati e le scelte dell’allenatore. Bouy a Palermo. Il timbro finale sulle operazioni condotte in questi giorni arriverà entro fine settimana. Per Diamanti, ieri a pranzo con Faggiano, tutto confermato. Ma l’ufficialità slitterà di un paio di giorni, come avvenne un anno fa per Gilardino, anch’egli prelevato con rescissione del contratto dai cinesi del Guangzhou. I documenti sono più complessi e inoltre dovrà essere trovato un accordo per la buonuscita del giocatore. Bruno Henrique dovrebbe arrivare stasera o domani a Palermo, dove ieri poco dopo le 19 è atterrato a Punta Raisi Ouasim Bouy, il centrocampista olandese d’origine marocchina preso dalla Juventus dopo che ha giocato l’anno scorso in Eredivisie col Pec Zwolle. Proveniente da Torino, Bouy era accompagnato da Enzo Raiola, cugino di Mino dato che il ragazzo (23 anni) fa parte di quella scuderia. «Sono felice di essere qui» le uniche parole velocemente dette. Oggi visite mediche e primo allenamento con la squadra. Anche lui diventa un’alternativa importante nel mosaico dei centrocampisti: piano piano, il Palermo assume una fisionomia più competitiva.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.

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Giulia Nasca