Corriere dello Sport: “Palermo, non solo Brunori. Corini chiede concretezza”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara del Palermo a Frosinone e Corini che chiede concretezza.
Della sfida che decise la promozione in A quattro stagioni orsono, scatenando polemiche infinite, ci sarà un solo reduce e per giunta a maglie invertite: il difensore polacco Szyminski, allora nel Palermo, oggi al Frosinone. Crivello, che ha fatto il cammino inverso, non è stato convocato da Corini e per ora è ai margini del gruppo. Accardi, unico giocatore ancora rosanero che partecipò a quella serata (era in panchina), è rimasto anche lui a casa per infortunio. I due allenatori sono amici e stanno lavorando per la costruzione di progetti entrambi intriganti. La gara ha molto da dire. Grosso fin qui ha fatto valere la legge dello Stirpe (2 vittorie senza subire gol), e la sua batteria di peperini d’attacco sembra fatta apposta per mettere in difficoltà un Palermo non del tutto assestato in difesa. Corini, che invece in trasferta ha raccolto fin qui un solo punto, cerca di evitare gli alti e bassi.
50 gol in due. Luca Moro e Matteo Brunori nella passata stagione hanno segnato 50 gol in due, alternandosi quali capocannonieri del girone C di Lega Pro. E anche se per la statistica le prodezze di Moro sono cancellate dall’esclusione degli etnei, quelle 21 reti il ragazzo del Sassuolo le aveva fatte eccome. Due al Palermo nel derby al Massimino. Brunori è esploso nel ritorno e le sue 29 reti da record hanno già trovato un seguito con i 6 gol di questi due mesi. Manca il sigillo fuori e il 9 rosa lo cercherà oggi.
Valente out. Corini ha già deciso di confermare lo stesso schieramento che ha battuto il Genoa. La sua linea è chiara, vuole dare una identità al gruppo. Va aumentato il minutaggio di Saric, migliorata l’attitudine di Stulac a prendere in mano il gioco, trovare più concretezza negli “scudieri” di Brunori. Intanto però alla vigilia il tecnico ha perso una alternativa di valore come Nicola Valente, fermato da noie muscolari. La speranza è riavere lui e Broh in mezzo al campo dopo la sosta. Il Genio ha confermato che in determinate scelte conta ora la conoscenza di alcuni giocatori dei suoi schemi e metodi di lavoro: così l’esterno basso di difesa a sinistra sarà ancora Mateju, preferito a Sala pur essendo un destro naturale. Il nazionale ceco assicura esperienza e la possibilità di orientare la squadra verso l’atteggiamento giusto. «In una linea a 4 Mateju sa fare tutti i ruoli – spiega Corini – l’ho allenato e so cosa posso ottenere da lui». In avanti pronti Floriano, Soleri e Vido, a seconda delle esigenze che detterà la partita.