Corriere dello Sport: “Palermo non punge, Cosenza da salvezza”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo che non va oltre lo 0-0 contro il Cosenza.
Il Palermo non viene a capo di una partita scorbutica, si allontana dall’ottavo posto che vale i play off e per restare in corsa per l’obiettivo deve ritrovare brillantezza. Il Cosenza conferma di vivere un periodo molto positivo e di essere in fiducia: quarto risultato utile consecutivo, porta inviolata da 371′ più recupero, successo addirittura sfiorato con le stesse modalità di Frosinone, ovvero un gol nell’extra time solo che stavolta Delic, entrato in spaccato sulla giocata di Marras, era in fuorigioco.
Le imperfezioni rosanero . Viali ha impostato un match aggressivo sin da subito, ottimo il 1° tempo, votato solo al contenimento nella ripresa quando però il colpaccio sarebbe potuto arrivare sugli sbilanciamenti rosanero. Cosenza ordinato, furbo nello spezzettare in ogni modo le fonti di gioco di un Palermo dal canto suo poco ispirato. I silani hanno puntato sulla qualità di Calò e Brescianini schierando due esterni offensivi come Marras e Florenzi, motivo per cui Corini ha optato sin dall’inizio per una variazione inedita sul suo modulo: sulla fascia al posto di Valente, Segre, meno arrembante ma più pronto al ripiegamento. Quarantacinque minuti di difficoltà con zero tiri verso Micai, poi una ripresa giocata a una porta sola ma ancora piena di imperfezioni tecniche.
La squadra appare involuta proprio quando servirebbe un’accelerata e gli uomini decisivi ieri non hanno inciso. Verre in giornata no per gli esiti della febbre, Brunori al rientro da titolare notato appena in un paio di spunti, il tandem con Soleri non adeguatamente rifornito. Il Palermo non riusciva a velocizzare né a sfondare sulle fasce, Corini tentava di cambiare spartito (nel finale 3-4-3 con Tutino in campo più Valente laterale) ma aprendosi inevitabilmente al contropiede ha rischiato di perdere. Una volata di Valente e una mischia con respinta su Soleri a un passo del gol i rimpianti rosa. Ma il più bravo era stato Pigliacelli nel respingere una girata di testa di Meroni nel 1° tempo e l’occasionissima di D’Urso al 94′.