Corriere dello Sport: “Palermo nel caos, il vuoto oltre la retrocessione. L’assenza del closing blocca il club. I dipendenti…”
2Il brillante finale di stagione targato Bortoluzzi (11 punti in 7 partite, imbattuto al Barbera e 3 vittorie consecutive in casa) può solo amplificare i rimpianti di una stagione mal condotta e compromessa dalla situazione caotica della società, ormai destinata ad un cambio di gestione. Ma il futuro del Palermo resta nebuloso perché manca il requisito fondamentale per ripartire subito con un progetto vincente: l’operatività. Ad oggi, con una trattativa resa particolarmente complessa dalla natura degli interessi in gioco (il gruppo di Baccaglini rileverebbe interamente il club calcistico ma poi interverrebbe per risanare tutte le altre attività delle aziende di Zamparini), non c’è nessuno che possa prendere una decisione o indicare una linea programmatica precisa. Entrambe le parti sono legate da un accordo che impedisce di rivelare dettagli sull’operazione ma altresì di stipulare contratti senza il consenso dell’altro. E invece il Palermo avrebbe bisogno immediatamente di impostare una ricostruzione, di sapere a quali dirigenti riferirsi, su quale budget contare. I contratti dei quadri intermedi sono in scadenza e chi lavora quotidianamente va avanti alla giornata. C’è da impostare la prossima stagione, iscrivere la squadra, decidere il ritiro, capire cosa fare del settore giovanile. Tutti punti interrogativi. Questo vuoto di potere durerà fino a che non si concretizzerà l’atteso closing, portando ad un effettivo passaggio di proprietà. Ed anche dopo, Baccaglini dovrà chiarire a che tipo di management vuole affidare la rinascita. E se Zamparini sarà davvero definitivamente fuori gioco, come richiesto a gran voce da una città che chiede un reale mutamento di orizzonti e non un insopportabile gioco degli equivoci. PROPOSTE DI CONFERMA. L’appeal di Palermo come piazza resta immutato anche in serie B, ma i progetti devono essere lineari. Da quale allenatore ripartire? Diego Bortoluzzi si propone, forte dei risultati ottenuti quasi a sorpresa con un gruppo che sembrava spremuto e privo di motivazioni: la media di 1,57 a partita centrata dall’ex secondo di Guidolin parla a suo favore. «Uno dei motivi che mi hanno spinto ad accettare Palermo era cercare di costruirmi una credibilità per l’anno prossimo (Bortoluzzi era in pratica al debutto come primo allenatore, ndc.); adesso vediamo se servirà o meno. Il mio bilancio è positivo, non so cosa sarebbe successo se fossi arrivato prima, di certo sono contento della risposta che ha avuto la squadra». Ma finora, al di là di generici complimenti inviati via sms da Baccaglini, Diego non ha ricevuto nessun segnale. E il suo nome non sarebbe fra i primi della lista per vincere la B. Chi non ha avuto mezzi termini è Alessandro Diamanti, che dopo mesi di tira e molla, nel finale di stagione è stato promosso titolare e leader di una squadra povera di personalità e qualcosa ha prodotto. Lui è pronto a una conferma anche in B (ha un altro anno di contratto, peraltro molto lauto), ma attende di capire gli scenari. «Se qui si fanno le cose per bene io rimango, sono felicissimo dell’affetto che mi ha riversato Palermo nonostante una stagione che mi ha devastato mentalmente»”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.