Corriere dello Sport: “Palermo, Lopez lancia Diamanti. A San Siro contro il Milan il fantasista supporterà Nestorovski alla ricerca di gol e punti salvezza”

“I numeri impongono al Palermo di crederci ancora e di darsi un’altra opportunità. Il pari fra Empoli e Pescara è il risultato forse migliore che i rosa potessero aspettarsi perché da un lato i toscani tornano a far punti ma non arrivano a +10 che sarebbe apparso uno svantaggio incolmabile e dall’altro gli abruzzesi non sorpassano Lopez, che diversamente si sarebbe ritrovato ultimo da solo. Tutti conti che possono avere un senso solo se il Palermo si scuote dal suo torpore, espresso non solo dalle 4 saconfitte consecutive con 13 gol subiti, ma dall’atteggiamento di poca fiducia in se stesso, fotografato dalla consuetudine di andare in vantaggio per venire poi regolarmente raggiunto e superato. DENTRO DIAMANTI. Diego Lopez prova a mandare ancora messaggi di vitalità assicurando che nessuno del suo gruppo si è rassegnato. Ma oggi il segnale da inviare è più complicato del solito perché si gioca a San Siro contro il Milan. La novità tattica consiste nella conferma di un modulo, il 3-5-2, finora usato a singhiozzo dall’allenatore di Montevideo e che invece è quello con cui da inizio stagione il Palermo si trova meglio (o meno peggio), nel cercare di nascondere i suoi evidenti limiti qualitativi. L’altra notizia di giornata è il rilancio di Alino Diamanti, cui la Corte di Appello ha tolto la seconda giornata di squalifica conseguente al rosso di Udine e che Lopez ha ufficializzato in campo sin dal 1′. Smentendo che ci fosse la mano di Zamparini nelle tante esclusioni toccate quest’anno al giocatore di maggior estro del lotto rosanero. «Diamanti lo butterò nella mischia da subito. Non è vero che Zamparini non lo voleva in campo, ho sempre deciso io; l’avevo già visto in crescita dalla partita con la Roma. Questo è il momento in cui i veterani che hanno qualche anno di calcio in più alle spalle devono indirizzare i giovani». In una squadra che produce pochissimo, un Diamanti in condizione può provare a accendere ogni tanto la luce. Vicino ai 33 anni, il fantasista toscano vuole riscattare in questo finale una stagione poco brillante anche sul piano individuale. Diamanti in rosanero non ha ancora segnato neanche un gol, l’ultimo personale in serie A risale ad oltre un anno fa con la maglia dell’Atalanta (20 marzo 2016 contro il Bologna), il suo impatto con l’Italia dopo le avventure in Cina e nel Watford non è stato all’altezza del suo passato. Ma nonostante numeri negativi, ad Alino non si può rimproverare la voglia di battersi e dare il meglio pur in una situazione tanto confusa come quella del Palermo di quest’anno. E’ probabile che Lopez gli consegni un ruolo di chioccia da qui alla fine, anche per capire cosa fare col suo lauto contratto che lo lega ai rosa fino al giugno 2018. Intanto oggi lo rilancia nel palcoscenico di San Siro, come spalla di Nestorovski. LA SFIDA DEI CLOSING. E’ curioso il confronto fra due club entrambi in spasmodica attesa di un closing che muterebbe profondamente i rispettivi connotati societari. Ovviamente la posizione del Palermo, ad un passo dalla retrocessione in B, è molto differente, ma intanto oggi in tribuna ci sarà Paul Baccaglini, impegnato in un’opera di convincimento sulle sue potenzialità finanziarie che molti mettono in dubbio. Baccaglini, che da domani si trasferirà a Verona per seguire Vinitaly, ha già comunque fatto filtrare che la data prevista del 30 aprile, fissata per il trasferimento delle azioni del Palermo da Zamparini a lui, potrebbe essere addirittura anticipata e che nel frattempo lui prosegue nella stesura dei piani di rinascita rosanero. Il centro sportivo resta uno degli argomenti che più interessano la nuova proprietà e l’idea è adesso quello di realizzarlo non più in provincia, ma nell’attuale area militare di Boccadifalco, dove già la squadra si allena e che sarebbe adeguatamente rinnovato ed allargato”.Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.