“Il ridimensionamento voluto da Zamparini negli ultimi anni ha prodotto due armi a doppio taglio: lodevoli sotto certi aspetti, rischiose sul piano dei risultati. Il Palermo ha una squadra con l’età media fra le più basse della A (che calerà ancora se il 18enne Lo Faso partirà dall’inizio) e un monte ingaggi diminuito fino a circa 25 milioni lordi annui, sui livelli di Empoli, Pescara e Crotone con cui non a caso si sta giocando la salvezza. Il che fa risparmiare il club ma contestualmente toglie competitività sul campo. A meno di non trovare ogni anno uno o più Dybala. Ma la freschezza rende più dell’esperienza? O non vanno forse mixate nel modo giusto? I giovani sono il futuro, richiedono pazienza e lavoro, possono fruttare plusvalenze e vivacità. Ma puntare solo su di loro, comporta l’inevitabile pagamento di un pedaggio: è il caso di Posavec, considerato l’impossibile erede di Sorrentino, oggi titolare inamovibile ma alternando prodezze a gaffes. Con lui, Sallai, Lo Faso, Bentivegna, Embalo, Balogh. Più sempre verdi che hanno già maturato una certa esperienza come Goldaniga e Chochev. Se ci si crede, meglio il rischio della paura. Ma senza condannarli se arrivano le sconfitte perché la Serie A prevede soprattutto tecnica e solidità”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.