Corriere dello Sport: “Palermo, le sorprese forse non sono finite”
Situazione fluida nel Palermo abituato a colpi di scena giornalieri. Fino a domenica, allo scontro diretto col Torino, si andrà avanti così. L’allenatore in prima è Giovanni Bosi, protagonista silenzioso della formazione Primavera (viene da 7 vittorie di fila!) cui Zamparini ha deciso di affidarsi essenzialmente su consiglio di Dario Baccin, il responsabile del settore giovanile che di fatto sta facendo le funzioni di trait d’union fra società e squadra. Manuel Gerolin infatti è assente, partito per l’Argentina per una missione esplorativa su futuri talenti; del resto la sua posizione di Ds è già in discussione per la prossima stagione. Aldilà di un contratto in scadenza, quasi certamente il suo rapporto col Palermo si esaurirà a giugno, o al massimo verrà trasformato in una collaborazione per lo scouting estero. Ma Gerolin avrebbe anche richieste da altri club, il Verona in particolare. TEDESCO RESTA. In piena emergenza dopo l’addio di Schelotto, distante da Palermo, Zamparini ha chiesto a Baccin (che già l’anno scorso aveva svolto bene questo compito) di prendere in mano una situazione bollente. Baccin ha accettato ma proponendo come soluzione almeno temporanea il tecnico che conosce meglio per viverci accanto l’esperienza con le giovanili, ovvero Giovanni Bosi. Tedesco, che da tre partite aveva assunto il ruolo ufficiale di guida della squadra, è stato di fatto scavalcato, ma alla fine, dopo un colloquio svoltosi ieri pomeriggio, ha accettato di collaborare per spirito di servizio ed amore per il Palermo, evitando di acuire una possibile polemica. DIPENDE DAL TORINO. La sensazione è però che gli equilibri così stabiliti siano molto fragili. E che dipendano, come sempre, dall’esito delle partite, a cominciare da quella di domenica al Barbera col Torino. Se la squadra risponderà, avallando la scelta di allenatori in pratica esordienti, si cercherà di arrivare senza danni a fine campionato e trovare continuità in questa stagione turbolenta. E’ la speranza di Zamparini, che fa appello ad un senso di unità che è stato lui per primo a distruggere. Il presidente smentisce altre soluzioni come l’arrivo di un nuovo allenatore (sarebbe il settimo in stagione), ma sono frasi di circostanza. A seconda di come andrà la settimana e di quale sarà il rendimento in campo domenica, restano forti altre due ipotesi: su tutte il ritorno di Iachini, pur complicato dalle parole volate fra i due di recente, ma in fondo soluzione più ovvia per arrivare a fine anno senza spendere altri soldi. O l’assunzione di un traghettatore con maggiore carisma ed esperienza di campionato. Novellino, contattato già informalmente tempo addietro (prima della scelta Schelotto), è legato al Modena fino al 2017, ma non sembra un problema fargli ottenere la rescissione. Intanto, però, sarà Giovanni Bosi a giocarsi la grande chance.