
Il Palermo esce sconfitto dal San Nicola e torna a casa con una sensazione ormai abituale: il rammarico per non essere riuscito a dare continuità ai propri risultati. Come sottolinea Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, la squadra rosanero si è mostrata ancora una volta troppo fragile nella gestione delle partite e priva della personalità necessaria per coltivare vere ambizioni.
Non è bastato l’inserimento di elementi di esperienza come Audero e Magnani: il limite, come evidenziato, appare strutturale. A Bari il Palermo ha incassato la quinta sconfitta stagionale arrivata allo scadere o nei minuti finali, confermando una tendenza già vista contro Brescia, Cittadella (sia all’andata che al ritorno) e Cremonese.
La gestione di Dionisi è finita sotto la lente: come riporta ancora il Corriere dello Sport, l’allenatore non è riuscito a trasmettere quella carica emotiva necessaria a invertire la rotta. I cambi, seppur in parte obbligati, non hanno dato una scossa e l’atteggiamento della squadra è sembrato ancora una volta troppo remissivo.
Il dato che preoccupa maggiormente riguarda la capacità di reazione: il Palermo, sottolinea Vannini, non è mai riuscito in stagione a ribaltare un risultato dopo essere passato in svantaggio. E mentre i gol subiti negli ultimi 20 minuti sono diventati 16, le reti realizzate negli stessi frangenti restano appena tre.
La sconfitta contro il Bari, in una gara che poteva rappresentare uno snodo importante in chiave play-off, conferma quindi tutte le criticità di un Palermo ancora incapace di imporsi nei momenti decisivi della stagione.