Corriere dello Sport: “Palermo, le ali per volare”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo che ha spiegato le ali per volare.
Ali non solo per volare, ma anche per difendersi quando occorre e trovare il giusto assetto. Il nuovo equilibrio del Palermo è assicurato soprattutto dal super lavoro di corsa e sacrificio dei due esterni offensivi, Di Mariano e Valente, impegnati in una dispendiosa doppia fase che li vuole portatori del primo pressing ma allo stesso tempo attenti in copertura e poi subito pronti a dettare una ripartenza veloce per fornire il massimo dell’assistenza a Brunori.
Assist e applausi. Il compito nelle giornate peggiori rischia di risultare oscuro e non venire sufficientemente apprezzato ma in partite come quella col Parma invece segna una differenza. Sopratutto se uno dei due (Valente nell’occasione) impreziosisce la sua prova con un assist al bacio, come quello decisivo per Marconi. Valente si è così rivelato straordinario alter ego di Elia, che ricopriva la stessa mansione sulla fascia prima del grave infortunio al ginocchio che probabilmente gli ha fatto chiudere la stagione in anticipo. Ripresosi la maglia da titolare, Nicola ha prima firmato la vittoria di Modena (cross nell’azione del rigore e raddoppio personale) poi ha legittimato i progressi nel match col Parma.
Francesco Di Mariano sabato non ha fatto un tiro in porta, eppure è uscito fra applausi scroscianti di un Barbera che finora non gli aveva risparmiato critiche per le prime apparizioni poco convincenti. La sue verve a tutto campo, fatta di scatti e azione di disturbo sui difensori, ha conquistato i tifosi che ne notano il desiderio di diventare fondamentale per la squadra della sua città. Due ali essenziali per il modo di muoversi del Palermo attuale, ma diverse per caratteristiche: una, Valente che si abbassa fino a fare il quinto difensore, l’altra, Di Mariano più vicina al centravanti ma che non tira indietro il piede nel recupero palla. Una delle chiavi della riscossa rosa.