L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha deciso di analizzare la situazione societaria che sta attualmente vivendo il club rosanero. Ecco un estratto dell’articolo: Le preoccupazioni sono sparite di colpo, ma gli interrogativi legati al futuro restano. Il Palermo salderà gli stipendi che scadevano lunedì, ormai è praticamente certo, anche se non sono stati chiariti tutti i dettagli dell’operazione. A questo punto sul piano sportivo, la squadra può chiudere il campionato senza altri condizionamenti0, perché gli ultimi due bimestri andranno versati a giugno a giochi ormai conclusi. Le rassicurazioni di Rino Foschi, presidente del club rosanero, appaiono convincenti. D’altronde, il dirigente rischia in prima persona dato che il Palermo ha sempre addosso gli occhi di tutto il sistema calcistico. Un’altra buona notizia arriva dalla decisione del Procuratore generale della Cassazione che ieri ha proposto il rigetto dell’appello della Procura di Palermo che chiedeva il sequestro di ben 50 mln di euro a carico della società. La sentenza è attesa per oggi, ma è praticamente scontato che sarà favorevole ai rosanero.
L’INTERVENTO DI GRAVINA. Foschi è stato bravo a mettere una pezza, adesso dovrà portare a termine il cambio di proprietà. Lega e Figc vigilano su una situazione che ritengono anomala. Lo stesso presidente Gravina ieri è intervenuto sulla vicenda nel corso della conferenza stampa sui suoi primi 100 giorni di mandato: «Non siamo preoccupati ma in allerta – ha affermato Gravina – seguiamo il caso, abbiamo saputo che il gruppo Mirri non ha esercitato l’opzione, vedremo cosa accadrà. Siamo in contatto con la Covisoc che ha recentemente fatto delle verifiche. Se non ci dovessero essere risvolti risolutivi, probabilmente adotteremo qualche provvedimento». Un invito a fare in fretta e a dare al Palermo una proprietà solida e riconoscibile. Intanto il gruppo Mirri ha spiegato con un comunicato la propria posizione. Gli imprenditori locali hanno fatto il possibile, ma non erano in grado di rilevare il club né sono riusciti ad aggregare nuove risorse come contavano.