L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e le ambizioni dell’intera squadra in vista della nuova stagione.
La parola serie A non fa paura (dopo Corini, ieri a Pinzolo l’ha ripetuta anche capitan Brunori) e del resto le mosse con cui il Palermo sta costruendo la propria rosa confermano in toto l’intenzione già annunciata di fare meglio del 9° posto (playoff sfiorati) e dunque essere competitivi per il più ambizioso dei traguardi. Per ora i tasselli sono quelli previsti, ma il lavoro sul campo è appena cominciato e potrebbe anche far emergere esigenze diverse. La primissima impressione tattica conferma l’idea dell’allenatore di abituare la squadra a più formule di gioco, come nella passata stagione. 4-3-3 o 3-5-2 con la stuzzicante prospettiva di utilizzare il trequartista col 4-3-1-2.
La giostra. I nomi continuano a girare ma quello di Coda (35 anni a novembre) è una suggestione che deriva dal fatto che il bomber ha lavorato sia con Corini che con Lucioni; il suo ingaggio è piuttosto alto, Parma e Cremonese sembrano molto più avanti nella trattativa. E poi, dopo l’arrivo di Mancuso e quello di Roberto Insigne (completate le visite mediche, il fantasista ex Frosinone si aggregherà ai compagni in Trentino), anche in attacco il Palermo deve cominciare a fare bene i conti con gli over.
Già oggi, la lista dei 18 sarebbe completa e ancora dovrà arrivare certamente un esterno sinistro (Di Chiara resta in pole position) ma è ovvio che il mercato è dinamico e la rosa subirà trasformazioni. Come 2º portiere partirà Massolo e arriverà un under, e il nome forte del nazionale under 20 Desplanches, classe 2003, è ancora quello più caldo: il Palermo è pronto a soddisfare le richieste economiche del Vicenza e il giocatore è affascinato dal progetto anche se sa che partirà alle spalle di Pigliacelli. Uno fra Broh e Damiani potrebbe fare spazio a qualche altro inserimento a centrocampo, e il destino di Valente e Soleri si giocherà fra questi giorni di ritiro.