L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” parla degli under del Palermo. Sono i veri protagonisti del primato. Nel senso che hanno permesso al Palermo di tenere in piedi, nonostante le incertezze, tre punti di vantaggio in classifica. E ora rappresentano le soluzioni per tornare a vincere. Decisiva la loro carica perché, in D, con l’obbligo di doverne impiegare quattro, se ne sbagli la scelta, puoi dire addio ai progetti di promozione. Felici (18), Langella (19) e Kraja (19) legati da una curiosa e produttiva staffetta, Vaccaro (20), Doda (19) e Silipo (18), in sei quasi gli anni di tre over come Floriano, Sforzini e Santana. Il fior fiore dei baby rosanero, praticamente, sempre presenti (a parte Silipo arrivato da poco), spesso determinanti soprattutto nelle ultime sette partite nelle quali il Palermo ha conquistato, fra rimpianti, polemiche e qualche sorriso, quattordici punti, tredici dei quali con la beata gioventù grazie ai gol di Felici (due) e Langella (due), e al rigore procurato, sempre dall’attaccante, ma realizzato da Ricciardo che non segna su azione dal 3 novembre. Proprio Ricciardo ha scandito l’avvio strepitoso dei rosa: otto gol in nove partite, l’illusione, promessa non mantenuta, di una facile cavalcata. Poi il buio. I senatori gli apripista. Dietro, in scia, i loro pupilli, fondamentali per mantenere il primato, un futuro ancora da scrivere, già nel mirino di Sagramola e Castagnini per l’avventura in C. Grande lavoro di Pergolizzi e giovani big che non hanno tradito le aspettative: Doda ha dato il massimo, prima di infortunarsi, come del resto Vaccaro (unica sciocchezza la squalifica rimediata). I due domenica non ci saranno ma altri alle loro spalle scalpitano: Peretti (19) quando entra è un leone; Langella è ripartito alla grande; Kraja ha retto benissimo; Felici, l’acchiapparigori, si è superato e ora deve dare di più insidiato dall’ultimo arrivato, Silipo, che si è presentato con il gol, e che gol!, e potrebbe diventare la carta a sorpresa di Pergolizzi contro il Roccella, nel corso della partita, se non dall’inizio. Felici e Silipo, dunque, per rimettere in moto il Palermo, i due “gemelli”, nati lo stesso giorno, nella stessa città, Roma, tifosi giallorossi, prima esperienza però da bambini con la Lazio, caratteristiche simili. Langella – prosegue il quotidiano -, la novità delle ultime due partite. La prima per sostituire in corsa Kraja, l’altra da titolare. Come a Bari, ha cominciato in sordina ed è venuto fuori nel periodo cruciale. Stiamo parlando di un ragazzo che, pochi mesi fa, ha ottenuto la promozione con i pugliesi e che, ora, è alla svolta della carriera. Le cifre: diciassette presenze, due gol, un assist, minuti giocati 562, l’equivalente di 6 partite, poche volte dal primo minuto ma sempre indispensabile. Scontento? Per niente. La sua filosofia di giovane rampante ricco di solidi principi («Sono ancora single, cerco il grande amore») è nota: «Dopo Bari, sembravo in rampa di lancio. Ma non sono deluso. Forse, ho commesso qualche errore e non ho reso come pensavo ma sono soddisfatto. Pergolizzi sceglie, tocca a me cogliere le occasioni. Il gruppo è forte, in tanti ci giochiamo il posto e le sfide mi piacciono». Degli under, insomma, ci si può fidare. Ora è compito del tecnico risvegliare gli over. Guidati da Floriano, al debutto casalingo, dopo l’esordio con il San Tommaso.