L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e l’occasione sprecata allo Zini di Cremona.
Al la fine il risultato è giusto, un verdetto che si inzuppa di veleno per alcune decisioni arbitrali soprattutto sull’espulsione di Sernicola. Encomiabile la prestazione della Cremonese per un pareggio strappato in rimonta dopo essersi trovata in svantaggio di due gol e con un uomo in meno per quasi tutta la partita. Incredulità del Palermo (e dei suoi 3000 tifosi al seguito) che paga a caro prezzo alcune disattenzioni difensive ed il blackout inspiegabile ad inizio ripresa.
LA PARTITA. Il primo squillo della partita è di Zanimacchia che costringe Pigliacelli ad una difficile respinta. Episodio chiave poco dopo: colpo di testa di Brunori da distanza ravvicinata respinta dal braccio di Sernicola in area di rigore. Intervento del Var, espulso il laterale grigiorosso ed implacabile Brunori dal dischetto a trasformare il penalty. Accusa il colpo la Cremonese ed è Jungdal, colpevole sull’azione del rigore, a riscattarsi prima su un tiro di Ranocchia e poi su un colpo di testa di Segre. Finale di tempo ricco di emozioni con Pickel che si divora il pareggio e sul capovolgimento di fronte raddoppio rosanero con una perfetta triangolazione Gomes-Diakitè e conclusione di Ranocchia che mette in rete per la quarta gara consecutiva e corre sotto la curva gremita dai tifosi palermitani.
Ad inizio ripresa scatenata la Cremonese che accorcia le distanze con un rasoterra chirurgico di Castagnetti che indovina l’angolo dopo una incerta respinta di Pigliacelli su tiro di Coda. Passano sessanta secondi e sulle ali dell’entusiasmo arri va il pareggio dei grigiorossi grazie al suo bomber Coda su assist di Vazquez. Rosanero in difficoltà e Antov va vicino al clamoroso vantaggio ma il suo tiro deviato sfiora il palo. Girandola di sostituzioni ed è Traorè andare vicino al gol con un tiro fuori di poco. In tempo di recupero occasione per Mancuso bravo Jungdal a deviare in angolo.