Corriere dello Sport: “Palermo in modalità City per Corini”

Corini e Gardini

Corini e Gardini Palermo

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo in modalità City per Corini.

Il bilancio della società è arrivato, secondo i canoni della nuova gestione. Nessuna conferenza stampa ma una video intervista dell’ad Giovanni Gardini, di fatto il rappresentante del City Group nel club, sulla base di domande che affrontavano (quasi) tutte le criticità riscontrate nel corso della stagione. Il progetto del Palermo arabo-inglese resta chiarissimo: il traguardo non può che essere la A. Sforzi e investimenti saranno di conseguenza orientati a raggiungerla. L’unico limite è il tempo, variabile di difficile identificazione. La massima categoria è, per le idee City, un risultato ineludibile che però va costruito. Poi, conteranno le scelte sugli uomini adeguati a realizzare quel progetto.

Le parole di Gardini. «La stagione è da considerarsi positiva in un campionato tanto competitivo e difficile – ha affermato l’ad – ma il risultato finale lascia molto rammarico perché siamo arrivati a pochi minuti dai playoff e ci è enormemente dispiaciuto non aver dato ai tifosi la soddisfazione di disputarli. Però ricordando da dove siamo partiti, il Palermo ha centrato gli obiettivi». Ma è solo il primo passo: «Alzeremo il livello, vogliamo essere competitivi per la promozione ma senza essere presuntuosi. I 32.000 spettatori venuti per l’ultima partita ci caricano di responsabilità: vogliamo portarli dove sognano di andare. Il Palermo deve essere protagonista ma questo passa attraverso un percorso. Non si vince per caso ma creando solide basi, è il modo di lavorare del Cfg che ha fatto lo stesso a New York, Melbourne o Montevideo. E la proprietà ritiene che a Palermo si possano ottenere risultati inimmaginabili».

La conferma di Corini. «Eugenio è un tecnico preparato, capace e determinato, una persona seria e grandissimo lavoratore, che essendo stato capitano del Palermo, è ben consapevole delle responsabilità cui va incontro. La squadra è mancata in personalità? Ma lui l’ha mostrata anche come allenatore. Forse non eravamo ancora pronti per certi traguardi. Tutti noi possiamo fare meglio, ma Corini ha iniziato un percorso e riteniamo giusto che lo prosegua. Centro sportivo e stadio? Il primo sarà il nostro emblema, in estate sarà disponibile e inciderà moltissimo su tutti i settori. Del secondo va migliorata la fruibilità per i nostri tifosi».