Corriere dello Sport: “Palermo «In medio stat virtus»”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul centrocampo del Palermo.
In medio stat virtus. Applicata al calcio, la locuzione latina “la virtù sta nel mezzo” è incompatibile allo stato attuale con il linguaggio di un Palermo che ha problemi a centrocampo. Che qualcosa non va nella linea mediana lo ha ribadito la gara con il Cosenza. Sida nella quale, complici le mosse azzeccate del tecnico Viali, l’intero reparto rosanero ha fornito un rendimento al di sotto delle aspettative. Sono segnali da cui trarre insegnamento in vista del rush finale e del match di domani a Venezia. Dopo il pari a reti bianche rimediato contro i calabresi, la macchina guidata da Eugenio Corini è stata portata in officina per essere controllata e messa nelle condizioni di potere tornare in carreggiata sulla strada diretta per i playoff. E le anomalie arrivano dal centrocampo.
INVOLUZIONE. Le “spie” sono riconducibili, ad esempio, all’involuzione di Gomes, sempre utile in fase di interdizione ma meno brillante ultimamente nel palleggio, o agli alti e bassi di Saric. Elemento diligente ma che spesso si lascia condizionare dalla voglia di dimostrare a tutti i costi di essere un giocatore “da Palermo”. Riflettori puntati anche su Verre. Il classe ’94 scuola Roma, preso a gennaio dal club di viale del Fante per dare un impulso alla manovra, finora solo a tratti è riuscito a caricarsi sulle spalle la squadra. E’ inoltre alla ricerca della migliore condizione dopo uno stop forzato a causa della febbre e non ha ancora trovato la chiave necessaria per mettere il suo talento al servizio del gruppo senza soluzione di continuità. Completano il quadro la recente flessione di Segre, la luce a intermittenza di Broh reduce da un infortunio e qualche dubbio legato alla reale consistenza di alternative come Damiani, mediano lineare ma poco incisivo.
MORALE DELLA FAVOLA. Insomma, per compiere il salto di qualità il Palermo avrebbe bisogno da parte dei centrocampisti di un contributo più importante. Concetto valido anche in zona gol se si considera che delle 19 reti realizzate finora fuori casa solo una porta la firma di un centrocampista centrale (Segre a Brescia). Tutto il reparto, anche da un punto di vista fisico, è sotto osservazione.