Corriere dello Sport: “Palermo in cerca della sua identità”
Oggi al Barbera arriva al Catanzaro
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul match che il Palermo giocherà oggi contro il Catanzaro.
Il vero Palermo è quello di Coppa? O la squadra con doppia personalità mostrata in campionato al Barbera contro il Latina e in trasferta con il Messina e a Taranto? Una pimpante e sbarazzina, fotocopia delle idee di Filippi; l’altra invece disattenta che tradisce i suoi principi di gioco corto, aggressivo e veloce. E’ per questo che, malgrado la stagione sia appena all’inizio, il Palermo contro il Catanzaro, si trova ad affrontare quella che, con troppa enfasi, viene definita, la partita della verità. Filippi difende la sua creatura: «A me il Palermo piace. Poi è normale che non sempre tutto riesca, ci sono anche gli altri a determinare prestazioni poco lucide come quella di Taranto. In Champions ho visto più di uno svarione e parliamo di gente che vince mondiali e calca i campi internazionali. Gli errori difensivi? Ho dovuto spostare e impiegare gente fuori ruolo. A parte quella col Taranto, le prestazioni sono state tutte di livello».
E’ ancora presto per parlare di sfida ultimativa o di sorpasso. Filippi preferisce la normalità: «Se dopo tre giornate iniziano i drammi, si sbaglia. Dobbiamo alzare solo l’asticella dell’attenzione per eliminare qualche sbavatura e per cercare i loro punti deboli. Il Catanzaro punta come noi in alto, ma a volte si incontrano più difficoltà con le squadre meno blasonate. Noi, il Catanzaro, il Bari e l’Avellino ne sappiamo qualcosa». Il messaggio al campionato è al “contrario”: niente voli, ma piedi per terra: «Contro il Catanzaro come mercoledì con il Monopoli: stesso atteggiamento, stessa voglia di vincere».