L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul calciomercato del Palermo.
Nei pochi giorni a disposizione dopo l’abbandono non solo di Baldini ma anche di Castagnini che aveva impostato il mercato, il Palermo ha già compiuto una serie di interventi importanti per ridefinire l’organico. Quattro nuovi innesti di spessore (Stulac, Bettella, Di Mariano, ora Segre il cui arrivo in città è previsto per stasera con le visite mediche già effettuate) ma non è finita: le intenzioni di Corini, in simbiosi con la società, sono di avere almeno un ricambio per ogni ruolo, più qualche “jolly” sempre utile in una stagione dispendiosa.
Gli obiettivi. Alcuni nomi sono emersi ma è opportuno capire il piano societario. Mentre Gardini sovrintende, occupandosi essenzialmente di organizzazione interna, il mercato è affidato al tandem Zavagno-Rinaudo. Il primo in realtà è l’esperto scouting del gruppo City, con una specifica conoscenza del calcio italiano (ha giocato a lungo con Catania, Pisa e Torino), non assumerà nessun ruolo ufficiale nel club rosanero ma di fatto fa avvertire il peso della nuova proprietà. Rinaudo è stato promosso dal settore giovanile cui Mirri l’aveva chiamato nel momento di ricostruire il Palermo, e vanta comunque competenze nel settore maturate a Venezia e Cremona, oltre ad un ottimo rapporto con Corini di cui è stato compagno in rosanero. Ecco perché al momento, i rosa non si pongono il problema di un nuovo Ds. L’obiettivo del Palermo in questi ultimi 10 giorni di sessione estiva è completare la struttura di squadra secondo le nuove idee del tecnico: anche dopo l’arrivo di Segre, necessitano altri due centrocampisti. L’operazione Saric resta difficile ed onerosa ma i rosa ci proveranno fino all’ultimo; Bisoli sarebbe una pedina ideale per avere alternative di livello in quei ruoli, è emerso un interessamento per l’israeliano Eliel Peretz (26), interno svincolato dopo l’ultima stagione in Austria, al Wolfsberger. Gli sviluppi del campo e del mercato potrebbero però portare il Palermo a fare valutazioni diverse anche sul modulo o sui suoi interpreti. Per esempio a fare il 4-3-3 abbassando a centrocampo un esterno, visto che in materia la rosa abbonda.
Il vice Brunori . In difesa, con l’arrivo di Bettella, che potrebbe esordire già sabato con l’Ascoli data la squalifica di Marconi, la squadra è a posto, anzi, ci sono degli esuberi. Somma (un altro anno di contratto a cifre elevate) innanzitutto, ma anche Doda e Peretti, giovani che non incidono nelle liste essendo classe 2000 ma avrebbero bisogno di avere più spazio per giocare. Resta il nodo dell’attaccante: il Palermo pensa a un vice Brunori, pur disponendo di Soleri che può ricoprire più ruoli offensivi. La scelta può ricadere su un esperto che sia però consapevole di un ruolo di supporto (Di Carmine), o su un giovane da scoprire. Difficile arrivare a Moreo, gradito a Corini ma che il Brescia non intende cedere.