L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sui piani del mercato rosanero che si sono complicati dopo l’emergenza a centrocampo.
Ma la squadra necessita di altri interventi. L’idea di base del Palermo per gennaio era l’inserimento di poche pedine di qualità su un organico che ha cominciato a trovare una sua identità.
Le contingenze però stanno facendo fretta ai rosanero che rischiano di giocare dopodomani col Bari in piena emergenza. Alle numerose uscite, tutte di elementi ormai ritenuti fuori dal progetto (ieri l’ultima, con Doda, 22 anni, girato in prestito all’Imolese), ha fatto riscontro al momento un solo acquisto effettivo, Orihuela, e tante trattative eccellenti, due delle quali, quelle per Tutino e Verre, si stanno per concretizzare.
Ma gli infortuni hanno complicato l’idea del Palermo di resistere con pochi effettivi per queste gare di gennaio, pertanto Corini dovrà arrangiarsi per un match delicato.
Sono già out Stulac e Gomes, due centrocampisti centrali che addirittura Corini aveva iniziato a far giocare assieme allo scopo di alzare il livello tecnico e di palleggio. Verre è un affare praticamente fatto ma la Sampdoria non lo ha liberato perché gli serviva fino all’ultimo giorno. Sarà disponibile forse solo dalla gara di Ascoli.
E restando sempre al reparto di mezzo Segre è entrato in diffida. C’è un’improvvisa penuria sugli esterni, ancora non coperta dall’arrivo di un terzino che sostituisca Pierozzi, Accardi, Crivello e Devetak, tutti lasciati partire a inizio gennaio, che rischia di venire pagata cara per il risentimento muscolare che ieri ha fermato Sala. Il Palermo cercherà di recuperarlo ma se non ci riuscisse, Corini dovrà impiegare un fuori ruolo a sinistra, probabilmente Mateju o stravolgere modulo e schieramento base.