Corriere dello Sport: “Palermo. Il risultato al momento è in linea coi programmi della società”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’attuale situazione di classifica del Palermo al termine del girone d’andata.
Il risultato al momento è in linea coi programmi della società, che prevedeva una stagione di assestamento indirizzata alla costruzione di una squadra pronta a volare più in alto nel 23/24. Il Palermo, neo promosso dalla C, è 13°, più vicino (2 punti) alla quota playoff che a quella del pericolo, i progressi più che visibili degli ultimi mesi hanno allontanato molti mugugni anche se qui le aspettative restano sempre assai elevate e ci sono elementi per rammaricarsi di alcune occasioni perse. Compreso il match di Brescia, dove la mezzora finale del 2° tempo, praticamente dominata, avrebbe giustificato la vittoria. Ma la “casa” che Corini va costruendo, per ora si compatta un mattoncino alla volta: c’è un buon equilibrio a reggerla ma limiti e insicurezze non sono del tutto scomparsi e frenano le speranze di chi vorrebbe correre più velocemente.
La serie utile . Però molti indizi dicono che il Palermo ha superato la fase più delicata: il pari di Mompiano è il quinto risultato utile consecutivo, la serie positiva più lunga del suo campionato. Nelle ultime 11 giornate, quelle successive al tracollo di Terni che l’allenatore ha da tempo individuato come il momento di svolta della stagione, i rosa hanno portato a casa punti in 9 occasioni e le uniche due sconfitte di misura, a Cosenza e in casa col Venezia, lasciano ancora amaro in bocca e non solo per i rigori falliti da Brunori. Come a Ferrara, la squadra ha saputo rimontare, e stavolta non col suo bomber principe ma con Jacopo Segre, ormai pienamente inserito nei meccanismi della squadra, tanto da avere segnato il suo secondo gol consecutivo ed essere diventato il secondo miglior marcatore rosanero, a quota 3. Tutti realizzati di testa. Infine, dato assolutamente da non sottovalutare: il Palermo a Brescia ha fatto a meno contemporaneamente di 4 giocatori di peso (Nedelcearu, Gomes, Stulac e Valente, tutti titolari col Cagliari) e non ne ha risentito. Dimostrazione non solo che ci sono alternative valide ma anche che la squadra funziona indipendentemente dai singoli impiegati.