“La gara di Empoli sarà un crocevia per l’intera stagione del Palermo. Non solo per la classifica, trattandosi di un confronto diretto, ma anche e soprattutto per il mercato. Che per adesso non decolla, preoccupando i tifosi. Un risultato favorevole rilancerebbe le chance della squadra e invoglierebbe a intensificare le operazioni di rafforzamento, facendo da traino anche per alcuni giocatori trattati, oggi recalcitranti nello scegliere i rosanero. Ma al contrario, una sconfitta, che porterebbe il distacco dal quartultimo posto a 7 punti, potrebbe risultare fatale anche per le volontà di Zamparini, alle prese peraltro con una situazione economica per nulla brillante e sempre più intenzionato a passare la mano.
immobilismo. Fino a sabato dunque il Palermo resterà statico sul mercato, limitandosi a sondaggi. Peraltro il club è privo di un direttore sportivo, fa tutto in prima persona il presidente con l’aiuto di consiglieri che sono anche procuratori di molti giocatori e con l’ultimo arrivato Simic, grazie alle sue conoscenze nel calcio italiano e internazionale. Il piano annunciato da Zamparini solo pochi giorni fa (“voglio chiudere gli acquisti nella prima settimana di gennaio”) è già andato in fumo. L’impressione è che prima di capire se è proprio il caso di fare un sacrificio finanziario (il Palermo ha problemi con le banche che non garantiscono più le esposizioni), si voglia vedere come andrà ad Empoli. Uno spareggio dal valore doppio insomma, anche se in verità persino un divario di 7 punti con un girone da giocare non può essere considerato decisivo. Il Palermo per esempio lo scorso febbraio alla 23ª giornata aveva 6 punti di vantaggio sulla quota salvezza che dilapidò in un attimo fino a farsi sorpassare da Carpi e Frosinone per poi riprendersi all’ultimo tuffo. Sulle spalle di Corini, divenuto punto di riferimento di un’intera città sempre più scoraggiata, grava dunque una responsabilità speciale perché ad Empoli il Palermo si gioca davvero una gran fetta di futuro. La squadra lavora col morale rilanciato da 4 punti nelle ultime 2 gare anche se brucia il successo sfumato nel recupero contro il Pescara. Però l’organico è sempre lo stesso ed anzi sta perdendo ulteriormente pezzi: Bouy è stato lasciato libero e a breve verrà annunciata la rescissione del contratto, Hiljemark sta aspettando solo i dettagli della cessione nella speranza che frutti almeno qualcosa alle casse, persino Aleesami, uno degli arrivi estivi considerato di maggior pregio, è entrato in orbita cessione sia perché ha mercato, sia perché le sue prestazioni sono calate notevolmente dopo un avvio promettente. Ad Empoli il norvegese è più che in forse, ufficialmente per una influenza (ieri si è allenato a parte), e al suo posto sulla corsia sinistra è stato provato Morganella, che ha ricoperto il ruolo nelle ultime, fortunate giornate del passato campionato. Alla vigilia di una partita di tale importanza, il Palermo ha in ballo altri due casi non del tutto definiti ma riguardanti elementi di un certo peso: Robin Quaison, rivitalizzato dall’avvento di Corini e a segno nelle ultime due gare, ha il contratto in scadenza a giugno e ancora non è giunta una proposta ufficiale di rinnovo. Ovviamente sul giocatore piomba una serie di pretendenti attratta dall’affare: il Fenerbahce sarebbe il più insistente. Diamanti deve adeguarsi ad accettare le punzecchiature di Zamparini e un ruolo di panchinaro eccellente: ad Empoli il favorito per giocare dall’inizio è Bruno Henrique.”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.